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giovedì 13 Novembre 2025
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Agricoltura: “Finanziato solo il 3% delle realtà, colpo a imprese giovani e aree interne”

ABRUZZO. “Come Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale chiediamo di ripristinare i 5 milioni di euro tagliati dal bando SRD01 “Investimenti produttivi per la competitività delle aziende agricole. La riduzione delle risorse da 15 a 10 milioni di euro, formalizzata con la determinazione DPD018/874 del 4 novembre 2025, rischia di lasciare senza sostegno un settore primario già ignorato dalle politiche regionali della destra e la quasi totalità delle nuove imprese agricole under 40. Non è pensabile fare scelte così gravi senza coinvolgere il comparto, per questo condividiamo la preoccupazione di CIA e Coldiretti Abruzzo, che con il loro allarme avvisano che con il nuovo plafond solo 30 aziende potranno accedere ai fondi, a fronte di 190 giovani agricoltori insediati nel 2025 e circa 900 dal 2022. Praticamente solo il 3 per cento della realtà del settore. Non è una situazione sostenibile”, avvertono i consiglieri del Gruppo regionale PD Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Di Marco, Sandro Mariani, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci e la segreteria regionale con il segretario Daniele Marinelli e il delegato alle Politiche agricole Michael Bomba.

“Si tratta di una scelta incomprensibile e pericolosa – dichiarano gli esponenti PD – . Un taglio, deciso senza consultare il tavolo di partenariato, è un segnale negativo per un comparto che rappresenta oltre il 5% del PIL regionale e coinvolge migliaia di famiglie. L’agricoltura abruzzese vive una fase complessa, segnata da rincari, eventi climatici estremi e difficoltà di mercato. Invece di rafforzare le misure per la competitività e l’innovazione, la Giunta Marsilio decide di tagliare i fondi a chi produce e investe, penalizzando un settore già fragile, centrale per la nostra economia, ma trascurato dal Governo regionale di destra: basti pensare all’inconcludenza sui consorzi di bonifica, ai tagli per coprire il deficit della sanità, alla situazione della zootecnia e a tanti progetti a vantaggio del settore e ad oggi fermi e non realizzati con il rischio del disimpegno delle risorse europee ad essi destinati. La misura SRD01 rappresenta uno dei principali strumenti del Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) per sostenere ammodernamento e innovazione tecnologica nelle imprese agricole, in particolare nelle aree interne. Tagliare 5 milioni significa rinunciare a oltre cento progetti di investimento, molti dei quali provenienti da aziende guidate da giovani imprenditori. È un danno non solo economico ma anche sociale, perché l’agricoltura in Abruzzo tiene insieme comunità, paesaggio e identità dei territori. Chiediamo il ripristino di risorse capaci di allargare il finanziamento, un tavolo preventivo per discutere e condividere scelte e azioni per l’agricoltura. Serve un cambio di passo – concludono – . I giovani agricoltori non chiedono assistenza, ma strumenti per crescere, innovare e restare in Abruzzo. La Regione deve garantire risorse e certezze, non promesse e tagli”.

“L’agricoltura non va penalizzata, è un settore strategico per l’economia della nostra regione. La Giunta e la maggioranza ripristinino immediatamente i cinque milioni di euro sottratti dalle risorse del bando SRD01”: lo dichiara Angelo Radica, presidente di ALI Abruzzo.

Radica prosegue: “Abbiamo già sottolineato quanto sia improprio sottrarre fondi a un comparto come quello agricolo. L’esito del taglio in questione è particolarmente doloroso, perché finirebbe con il penalizzare piccole aziende e piccoli imprenditori, in molti casi giovani che a parole sono stati invitati a più riprese a puntare sull’agricoltura, all’insegna del cosiddetto ‘ritorno alla terra’. Il grido di allarme di CIA e Coldiretti incontra perciò la nostra condivisione, tanto più che il settore in questione riveste in numerosi casi anche la funzione di importante strumento per combattere lo spopolamento in molte aree dell’Abruzzo.