POLLUTRI. Si è svolto nel pomeriggio di lunedì 3 novembre, presso la Riserva Naturale Regionale del Bosco di Don Venanzio a Pollutri, il convegno dal titolo “La crisi dell’automotive in Abruzzo”, organizzato dalla Lega Abruzzo.
L’iniziativa, moderata da Sabrina Bocchino, vice coordinatrice della Lega Abruzzo, ha registrato una buona partecipazione di pubblico, amministratori locali, rappresentanti delle imprese e del mondo sindacale, a conferma della centralità del tema per l’economia regionale.
Nel corso dell’incontro si è discusso della crisi e della transizione in atto nel settore automotive, con un focus particolare sull’area della Val di Sangro e sulla zona industriale di Piana Sant’Angelo di San Salvo, cuore pulsante dell’industria automobilistica abruzzese e centro di un vasto indotto produttivo.
Tra i relatori sono intervenuti Francesco Del Prete, Responsabile Dipartimento Lega Attività Produttive, e Giuseppe Vaccaro, Responsabile Dipartimento Lega Politiche per il Mezzogiorno, che hanno illustrato le prospettive del comparto e le azioni necessarie per tutelare i posti di lavoro e sostenere le imprese locali in una fase di profondo cambiamento.
Tra i presenti anche i senatori Alberto Bagnai e Alberto Gusmeroli e il consigliere regionale Vincenzo D’Incecco, che hanno portato il proprio contributo al dibattito, sottolineando l’importanza di un impegno condiviso per sostenere il settore automotive e garantire la competitività del territorio.
Assente per impegni elettorali in Campania, Aldo Patriciello ha voluto comunque partecipare idealmente all’iniziativa inviando un videomessaggio, nel quale ha espresso la propria visione sul futuro del settore e sul ruolo strategico dell’Abruzzo: ” Il comparto dell’automotive rappresenta da decenni una delle colonne portanti del tessuto industriale italiano e abruzzese. Oggi, però, questo patrimonio rischia di essere compromesso da una serie di scelte e di fattori che stanno mettendo a dura prova la tenuta dell’intero sistema produttivo. A cominciare dall’ossessione per l’auto elettrica, che può essere certamente una parte del futuro, ma non l’unica strada. Perché c’è un punto che è assolutamente centrale: la transizione va governata, non subita. Si rischia di trasformare la transizione ecologica in una vera desertificazione industriale”.
L’incontro si è concluso con un ampio confronto tra relatori e pubblico, evidenziando la necessità di un lavoro sinergico tra istituzioni, imprese e territorio per affrontare le sfide della transizione industriale e garantire un futuro solido all’automotive abruzzese.







