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domenica 16 Novembre 2025
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Famiglia isolata nel bosco a Palmoli, Masciulli: “Non ci sono fondi per eventuali affidi”

PALMOLI. Ancora al centro dell’attenzione mediatica nazionale il caso della famiglia di origine anglosassone che da tempo vive isolata in un’area boschiva del territorio di Palmoli, nel Vastese (leggi). Il tema è stato affrontato nel pomeriggio di oggi a SkyTG24, durante la quale sono intervenuti l’avvocato Giovanni Angelucci, legale della famiglia, e il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli.

La posizione della famiglia

Nel suo intervento, l’avvocato Ancelucci ha ribadito che la scelta dei suoi assistiti è pienamente volontaria e consapevole. La famiglia, ha spiegato, ha deciso di vivere “a contatto con la natura” in un’abitazione situata nel bosco, priva di utenze elettriche tradizionali ma dotata di pannelli solari che ne garantiscono l’autosufficienza energetica.

Il legale ha inoltre precisato che i suoi assistiti non hanno difficoltà economiche e non beneficiano di alcun sussidio pubblico, smentendo dunque eventuali ipotesi di disagio o povertà. “Si tratta di una scelta di vita alternativa, non di necessità”, ha sottolineato. Inoltre ha ribadito che i bambini non vivono in assenza di socialità perché spesso si recano nei centri come Vasto e San Salvo e che per l’istruzione sono seguiti da una maestra.

La famiglia, attualmente, è in attesa del parere del Tribunale dei Minori, chiamato a esprimersi sulla possibile sottrazione dei figli in seguito alle verifiche avviate dai servizi sociali.

Le parole del sindaco Masciulli

Durante la trasmissione, è intervenuto anche il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, che ha ricordato di aver già avuto diversi incontri con la famiglia prima che la vicenda assumesse una dimensione nazionale.

Il primo cittadino ha ribadito la disponibilità del Comune a trovare soluzioni condivise e a garantire la sicurezza dei minori, pur evidenziando le difficoltà economiche che l’ente locale dovrebbe affrontare qualora i bambini venissero affidati ai servizi sociali. “In quel caso – ha spiegato Masciulli – le spese ricadrebbero sul Comune, che avrebbe serie difficoltà a sostenerle”.

Una vicenda ancora aperta

Il caso resta quindi aperto e in attesa delle decisioni del Tribunale dei Minori. Intanto, il dibattito pubblico prosegue tra chi difende la libertà di scelta della famiglia e chi teme per le condizioni di crescita dei bambini in un contesto isolato e privo dei servizi essenziali.