VASTO. Corsa contro il tempo, ieri pomeriggio, per salvare un neonato di appena tre mesi e mezzo arrivato d’urgenza all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto perché aveva ingerito del detersivo.
Ad accompagnarlo al pronto soccorso è stato il papà, un operaio del posto, preoccupato dalle condizioni del piccolo che aveva iniziato a vomitare e mostrava un colorito anomalo.
Insieme a loro anche la mamma, visibilmente scossa e presa dal panico per quanto che stava accadendo. Scattato immediatamente il codice rosso, i medici del nosocomio di via San Camillo de Lellis hanno sottoposto il bambino alla lavanda gastrica e stabilizzato le sue condizioni che, se in un primo momento erano apparse particolarmente critiche, sono poi migliorate.
Il neonato è stato ricoverato nel reparto di Pediatria con una prognosi di una settimana e resterà in costante osservazione ma, fortunatamente, sembrerebbe essere completamente fuori pericolo. Secondo quanto accertato dai medici, il bambino ha riportato lesioni compatibili con l’ingestione di un piccolo quantitativo di detersivo con all’interno alcuni componenti tossiche.
I sanitari, che hanno accolto la famiglia al punto di primo intervento, hanno allertato immediatamente i carabinieri della compagnia di Vasto. I militari, guidati dal tenente colonnello Mario Giacona, hanno iniziato le indagini per far luce sulla delicata dinamica dei fatti che si sono verificati all’interno del nucleo familiare.
La mamma, una donna vastese di circa 35 anni, è stata trasferita in una struttura specializzata della regione abruzzese dove sarà sottoposta ad alcuni accertamenti. A coordinare le attività investigative è il pubblico ministero Silvia Di Nunzio che ha messo sotto sequestro l’abitazione della famiglia.
Quello che bisognerà chiarire nei prossimi giorni è come il neonato sia venuto a contatto con il detersivo e come lo abbia potuto ingerire, se per contatto con il ciuccio o il biberon, che non erano stati adeguatamente risciacquati dopo il lavaggio, o se le ragioni siano altre.
Ascoltato a lungo il papà, gli inquirenti auspicano di arrivare presto a sciogliere tutti i nodi di questa vicenda e per adesso, stretti nel più assoluto riserbo, non hanno applicato nessun’altra misura cautelare.
Lea Di Scipio



