ROMA. «Il fatto che FCA abbia presentato una offerta di fusione paritaria a Renault è una notizia molto positiva per tutta l’industria italiana e per l’intero Paese, poiché smentisce ipotesi di disimpegno o addirittura di vendita del gruppo italoamericano. Notiamo anche che nel comunicato rilasciato da FCA si sottolinea che i benefici dell’operazione non giungeranno da chiusure di stabilimenti, bensì da nuovi e più cospicui investimenti su piattaforme globali». Lo dichiara Rocco Palobella, Segretario generale della Uilm.
«Speriamo che questa operazione possa far nascere un grande gruppo capace di competere al meglio sul mercato globale, in questa fase di radicali trasformazioni del settore automotive. Come sindacato vigileremo e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per favorire il consolidamento dei siti produttivi italiani, chiedendo ai vertici di FCA di mantenere gli impegni assunti sulla piena salvaguardia occupazionale nel nostro Paese».
«Apprendiamo con ottimismo che Fiat Chrysler Automobiles ha stabilito unitamente al consiglio di amministrazione di Groupe Renault un’aggregazione delle rispettive attività nella forma della fusione 50/50: proposta che creerebbe uno dei principali produttori di auto al mondo in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia a beneficio di tutti».
E’ quanto dichiara il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera per il quale «la fiducia in merito al nuovo piano strategico del Lingotto va colta con benessere perché entrando nei particolari avviene l’ennesima evoluzione strategica del marchio Fca. Come Ugl – prosegue il sindacalista – riteniamo che l’aggregazione, che avrebbe la dimensione, l’esperienza e le risorse per destreggiarsi con successo nell’industria automobilistica in rapida evoluzione, creerebbe nuove opportunità per i dipendenti di entrambe le società e per i principali stakeholder. Da non sottovalutare che il ‘matrimonio’ tra Fca e gruppo Renault non comporterà nessuna chiusura di stabilimenti. La svolta FCA e la fusione con Renault delineerà il futuro degli stabilimenti del gruppo Fiat Chrysler Automobiles in Italia e, soprattutto, dirà quali prodotti saranno loro assegnati principalmente per le fabbriche di motori Diesel che riguarderà il periodo 2019-22: concentreremo la nostra massima attenzione e a breve, capiremo veramente qual è l’idea chiara delle intenzioni della Fca e su cosa deciderà. Per l’Ugl – conclude Spera – se da un lato esprimiamo ottimismo su tale importante operazione, dall’altro lato saremo attenti e vigili sulla riconferma degli stabilimenti, il mantenimento dei livelli occupazionali, la determinazione a rilanciare il marchio Fiat, che per la nostra o.s. continuano prioritariamente ad essere ribaditi».