ABRUZZO. Spesso ci affidiamo all’espressione “punto critico” per indicare una falla del sistema, un modo per evitare la tassatività di alcune regole attraverso stratagemmi che ne alleggeriscano le sanzioni: un punto critico è precisamente la possibilità di muoversi entro i limiti della legalità di un sistema eppure trovare una strada più efficiente, capace più di altre di trovare il miglior rapporto possibile tra sforzo e risultato.
Ora ti starai chiedendo: perché il Social Trading è un punto critico? Ebbene, partiamo da un po’ di tempo fa!
Trading online: cosa è necessario sapere
Nel momento della sua comparsa, circa un decennio fa, il trading online rappresentava la nuova rivoluzione del mondo finanziario: poco dopo la prima grande crisi economica del nuovo millennio, infatti, la finanza sembrava essersi decisa ad aprirsi al grande pubblico.
Dal momento in cui le grosse associazione i grossi enti del mondo finanziario, che avevano monopolizzato il settore per circa due secoli, avevano portato alla creazione di una bolla che era giunta a minacciare l’intera economia globale, ciò che l’economia stava spingendo a realizzare era una vera e propria rivoluzione democratica della finanza.
Con il trading online qualsiasi comune cittadino poteva prendere parte attiva al processo finanziario mondiale, investendo liberamente su mercati.
Si è trattata, tuttavia, di una rivoluzione solo parziale, in quanto, sebbene il cittadino comune avesse a disposizione i mezzi per investire sui mercati finanziari, non sempre aveva le conoscenze necessarie.
I dati parlano chiaro: a causa del gap di conoscenze, l’80% degli investimenti fatti allora con il trading online risultavano in una perdita di denaro per il trader. La percentuale è spaventosa e rende l’idea dell’importanza cruciale che le giuste conoscenze ricoprono nel settore.
Social Trading: le carte in tavola vengono stravolte
Grazie al Social Trading si è potuto assistere ad uno cambio repentino delle carte in tavola: ciò che il Social Trading permette di fare è sorpassare il vecchio problema di conoscenze racchiuse in un settore chiuso e isolato attraverso le dinamiche di socializzazione del nuovo millennio: i social network!
Invece di condividere esperienze, stavolta si iniziano a condividere strategie di investimento, consigli, esperienze personali e dritte su come investire: è un movimento autoctono di scambio di informazioni, inizialmente per il solo gusto e scopo di allargare la comunità di traders.
Con lo sviluppo del Social Trading, alla condivisione comune nelle chats si è aggiunta la possibilità concreta di copiare, da parte dei principianti, gli investimenti dei trader più professionisti. In tal modo non solo le conoscenze ma anche l’operatività pratica diventa condivisa!
I broker hanno aggiunto a questa dinamica un risvolto ancor più interessante: i traders che superano un certo numero di followers fruiscono di bonus e vantaggi da parte del broker, incentivando in tal modo la crescita complessiva di tutta l’utenza.
Le piattaforme di Copy Trading
Questa dinamica in seno al Social Trading ha preso il nome di Copy Trading: è uno strumento che sempre più broker stanno iniziando ad adottare, consci del suo potenziale sociale.
Contrariamente a quanto si può credere, eToro, benché sia la piattaforma leader mondiale nel Social Trading, non è l’unico broker che lo mette a disposizione. eToro ha avuto il merito di averlo saputo perfezionare, ma le piattaforme di copy trading sono molteplici.
eToro non è che la piattaforma più attiva e meglio organizzata in territorio europeo, ma molti altri broker, registrati, ad esempio, in Australia o nei paesi asiatici, offrono servizi simili ad un pubblico più selezionato e su titoli specificamente locali.
Il punto è: man mano che il settore del trading online si svilupperà sempre di più, il Social Trading, quale reale possibilità di eliminare la differenza tra un trader professionista e uno principiante, sarà lo strumento cruciale ed indispensabile di ogni piattaforma!