mercoledì 5 Febbraio 2025
Cerca

Con padre Paolo e padre Eugenio il ritiro Quaresimale nella parrocchia Incoronata

VASTO. Si è svolto ieri mattina nella Parrocchia dell’Incoronata il ritiro di preparazione alla Pasqua, meglio noto come ritiro di Quaresima. Ogni anno, prima delle due feste liturgiche più importanti, il Natale e la ricorrenza pasquale, padre Paolo Petrucci coordinatore spirituale dell’OFS (Ordine Francescano Secolare) e il parrocco padre Eugenio Di Giamberardino offrono alla comunità la possibilità di ritirarsi in preghiera per arrivare pronti agli appuntamenti cardine del Cristianesimo. Si tratta di un momento di fraternità vissuto come esperienza personale ma anche come occasione di conoscere chi ci è accanto. Oltre ai membri dell’Ofs hanno partecipato i giovani della GI.FRA. (Gioventù Francescana) e alcuni catechisti.

La mattinata si è aperta con la celebrazione delle Lodi e a seguire, con una riflessione affidata a padre Paolo, la comunità si è calata nel mistero della “Trasfigurazione” al centro del Vangelo della seconda domenica di Quaresima.

A seguire, sono stati i Giovani Francescani a proporre ai partecipanti un momento di adorazione del “Santissimo”, guidati dal silenzio maestro che ha spinto ciascuno ad impegnarsi ad amare l’altro attraverso l’ascolto, per arrivare pronti alla Pasqua. L’ascolto è infatti uno dei modi in cui si concretizza l’amore verso il prossimo, è la luce che illumina l’altro e noi stessi.

“Gesù ci ripete: se uno mi serve, cioè ascolta e mette in pratica la mia Parola, mi segua – ha spiegato padre Paolo. San Francesco ascoltando la Parola del Crocifisso si sentì invaso da una infinita tenerezza e nostalgia. La sua mano accarezzava il Crocifisso come un amante innamorato. Per la prima volta quell’uomo di Dio si sentiva pienamente compreso e accolto. Gesù Cristo era era il suo amore, era la sua conversione, era l’amato del suo cuore, era Colui che doveva ascoltare”.

“I verbi che caratterizzano la seconda domenica di quaresima sono soprattutto: ascoltare e trasfigurarsi – ha spiegato padre Eugenio. L’ascolto fa conoscere e produce del cambiamenti, chi ascolta Gesù viene “trasfigurato” in Lui. Ascoltare, sentire, prestare attenzione, dare retta, obbedire, esaudire, tenere conto, sono verbi collegati tra loro, ma con significati diversi. Ad esempio, sentire e ascoltare possono sembrare Ia stessa cosa, ma in realtà sono due azioni diverse. Durante una giornata sentiamo molte parole, ma quelle che realmente ascoltiamo sono poche. Nel sentire non prestiamo attenzione, ma solo captiamo la successione di suoni e rumori percepiti dalle orecchie, invece quando ascoltiamo, Ia nostra attenzione è rivolta a un messaggio specifico e i nostri sensi sono concentrati sull’informazione che stiamo ricevendo. Nella Trasfigurazione Dio ci dice di ascoltare il suo Figlio amato; non possiamo parlare di Gesù, se prima non lo ascoltiamo.”

Dopo una mattinata ricca di preghiera e condivisione i partecipanti hanno pranzato insieme presso il convento dei Frati Cappuccini; il ritiro si è concluso nel pomeriggio con un nuovo dibattito sui temi della seconda domenica di Quaresima e con la celebrazione della Messa.