VASTO. Le donne e la politica o, meglio, le donne in politica al centro del secondo appuntamento del Festival di Cultura, Filosofia e Politica. L’evento, nato su iniziativa di Davide D’Alessandro e Antonio De Simone e giunto alla sua seconda edizione, ha visto nella serata di ieri ospiti quattro donne che da diverso tempo militano nei partiti del centrodestra. “Cosa chiediamo alle donne in politica? Quello che spesso neanche gli uomini riescono a dimostrare, cioè la capacità di esprimere un pensiero politico” – ha esordito D’Alessandro.
Presenti al tavolo dei relatori Incoronata Ronzitti, che fra le sue candidature annovera quella alle ultime elezioni politiche tra le fila di Noi con l’Italia; Sabrina Bocchino, che di recente ha aderito alla Lega dopo aver presenziato in Consiglio comunale con l’amministrazione Tagliente; Alessandra Cappa, attuale consigliera di Unione per Vasto e Carla Zinni, attuale assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali di Casalbordino. Il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca non ha potuto prender parte all’incontro per questioni personali.
“Siamo sempre troppo poche noi donne che seriamente decidiamo di impegnarci in politica – ha detto Sabrina Bocchino ricordando i tempi della sua candidatura alle elezioni comunali e sottolinenando i pareri contrastanti in cui si è imbattuta. “Le donne che sono state elette il 4 marzo rappresentano una percentuale molto bassa, soprattutto nelle liste proporzionali sono ancora gli uomini a farla da padroni. Io credo che occorra andare oltre il genere ma che debba essere valutato il bagaglio esperienziale che ciascuno porta con sé.”
A seguire ha preso la parola Alessandra Cappa che ha sottolineato la sua posizione tutt’altro che femminista: “Riconosco le difficoltà che la figura della donna ha dovuto affrontare in passato, ma personalmente non ho mai dovuto lottare per il mio essere donna né nel lavoro, né nella famiglia e né in politica. Io credo nella cultura delle differenze, ma occorre esaltare queste differenze tutelandole nell’uguaglianza. L’universo maschile deve essere per noi spunto per trarre il buono, dopodiché faccio mia una citazione biblica che recita ‘Maschio e femminina li creò’, con questa ‘e’ congiunzione che esalta la bellezza dei due mondi”.
“Comincio la mia militanza politica candidandomi a sindaco qui a Vasto ed era la prima volta che questa città vedeva un ipotetico sindaco donna – ha detto Incoronata Ronzitti. Volevo che venisse sperimentato qualcosa di diverso rispetto a quello che si era visto in passato, ma ciò non è avvenuto. Le donne sono importanti nell’agire e nel fare politico ma dai numeri emerge che solo al nord per noi è più alta la possibilità di prendere parte ai processi decisionali politici. Solo due regioni hanno delle donne alla guida e si tratta di una guida PD: per noi del centrodestra questo deve essere uno spunto di riflessione.”
A concludere è stato l’intervento di Carla Zinni, anche lei proveniente da una recente candidatura di servizio alle elezioni del 4 marzo tra le fila di Fratelli d’Italia. “Sono fortunata perché vengo da un partito fondato da una donna che è Giorgia Meloni, ma devo riconoscere che lo spazio che viene obbligatoriamente riservato a noi donne tramite il termine “quote rosa” è qualcosa di deplorevole perché sta ad indicare che da sole non possiamo farcela. Le quote rosa sono una risposta sbagliata ad una domanda giusta e io vorrei solo che ci venissero offerti gli strumenti per conciliare al meglio la nostra vita di donne e di donne in politica”.
Presenti fra il pubblico anche diversi consiglieri comunali di centrodestra, il segretario regionale e neo parlamentare della Lega Giuseppe Bellachioma, quello provinciale Nicola Campitelli e molti esponenti della passata politica vastese.