VASTO. Si è tenuto ieri pomeriggio presso la sede dell’Assovasto il primo appuntamento con gli iniziatori del progetto “Vasto città etica” e alcuni degli enti istituzionali e sociali la cui intenzione è di avere un ruolo all’interno della proposta maturata “per il bene della città”.
Fra i presenti Lino Marino, coordinatore dell’iniziativa insieme al dottor Alberto Perretti, l’assessore Anna Bosco in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, alcuni dirigenti scolastici, ed altre figure del mondo occupazionale e associativo vastese, tra cui Giuseppe La Rana direttore generale di Assovasto, Michelina Tascione direttrice del Distretto sanitario e il presidente della Pro Loco “Città del Vasto”.
“Oggi siamo qui come un gruppo di persone qualificate che si impegnano per farsi promotrici di un lavoro che riparta dalla quotidianità, dai propri contesti dai quali occorre estrapolare quei principi e quei valori etici alla base del vivere sociale.” – ha esordito Marino.
“L’amministrazione comunale ha appoggiato questa proposta portata avanti anche dalla Regione Abruzzo – ha detto Anna Bosco – perché la volontà è di promuovere un’idea che possa contribuire allo sviluppo della nostra città.”
Nel corso dell’incontro i presenti hanno avanzato le loro domande e le molteplici perplessità dinnanzi ad un progetto molto ambizioso. Un progetto che vede al centro la collaborazione di più parti che possano mettere a disposizione di una causa comune il proprio tempo e il proprio modus operandi. Obiettivo ribadito è che occorre accantonare le esigenze particolari per sposare una strategia che riparta dai più piccoli per coinvolgere tutte le fasce d’età. E’ emerso inoltre nel corso dell’incontro, che si tratterà certamente di un lavoro duro, che probabilmente abbraccerà soltanto una generazione, ma convinzione condivisa è che è necessario gettare i semi affinché in futuro si possano raccogliere i frutti.
Il lavoro è lungo, ma ci saranno nuovi incontri per andare a definire in modo più dettagliato il progetto da seguire e da applicare ai diversi settori sociali affinché man mano possa andare a delinearsi un nuovo modo di vivere, di studiare, di lavorare, un modo più etico di rapportarsi per far crescere la nostra città.