mercoledì 5 Febbraio 2025
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Due rapine a mano armata: bottino di 20mila euro, indagini aperte

VASTO – Due rapine a mano armata nel giro di poco più di 12 ore nel Vastese. Tre i rapinatori entrati in azione in due distinti episodi verificatisi tra la serata di ieri e stamattina. Indagano i carabinieri.

Centro di Vasto. Il primo blitz è scattato intorno alle 20 di ieri sera nella zona di piazzale Histonium, dietro il municipio di Vasto. Nel mirino di un individuo col volto travisato da un passamontagna e un coltello in mano  la giovane commessa di un negozio di ortofrutta: la ragazza, terrorizzata, gli ha consegnato i 200 euro contenuti nel registratore di cassa. Il malvivente si è dileguato a piedi nelle strade del centro storico, facendo perdere le proprie tracce.

Fucile e pistola: panico a Tufillo. Attimi di paura, a Tufillo, dove stamani, prima delle 9, sono spuntati fucile e pistola all’ufficio postale adiacente il municipio. Secondo il racconto di alcuni testimoni, due uomini sconosciuti hanno aspettato per strada l’arrivo del furgone portavalori di un’istituto privato di vigilanza. Una volta arrivato il mezzo, che trasportava il contante destinato al pagamento delle pensioni, si sono fatti consegnare i sacchetti con i soldi sotto la minaccia della armi. Poi, hanno fatto irruzione all’interno dell’ufficio postale, pretendendo dal direttore anche il denaro custodito nella cassaforte. In fila davanti allo sportello una decina di pensionati. Da una stima effettuata dai carabinieri della Compagnia di Vasto, il bottino ammonta complessivamente a 20mila euro. Gli ignoti sono entrati in azione nel giorno in cui nel piccolo centro del Vastese si svolge il mercato. A pochi metri dal luogo in cui è avvenuto il fatto si trova la chiesa di Santa Giusta, in cui era in corso un funerale. Gli autori del reato hanno messo a segno il colpo incuranti della presenza di diverse persone. Gli investigatori, agli ordini del capitano Giuseppe Loschiavo, cercano la Uno bianca a bordo della quale i rapinatori sono scappati verso la Trignina.

Michele D’Annunzio