VASTO – Costruire un termovalorizzatore per smaltire i rifiuti della discarica di Valle Cena che, a Cupello, raccoglie l’immondizia prodotta nel Vastese. La proposta è dei consiglieri regionali di centrodestra Nicola Argirò, Giuseppe Tagliente e Antonio Prospero. Un’ipotesi che già in passato aveva sollevato forti polemiche sull’impatto ambientale, quella di costruire un inceneritore a recupero energetico: che bruci, cioè, i rifiuti per generare, attraverso una caldaia contenente acqua, vapore destinato a produrre energia elettrica. Ora, la proposta viene rilanciata nel bel mezzo del dibattito sui 4 milioni di euro di debiti accumulati dal Civeta, il consorzio che gestisce la raccolta, il riciclaggio e lo smaltimento del pattume.
Il documento. “Il consorzio Civeta – c’è scritto nel lungo documento – versa in una grave crisi finanziaria che di certo determinerà ripercussioni sotto il profilo ambientale, economico e occupazionale. Ambientale, per quella che si profila come una vera e propria emergenza rifiuti, della quale già si registrano le prime conseguenze in alcuni comuni del comprensorio, a cominciare da Vasto. Economico, per la preoccupante situazione debitoria del consorzio, oltre quattro milioni di euro che cresce in maniera esponenziale. Occupazionale, con i dipendenti che temono per il proprio futuro lavorativo, non fornendo l’attuale quadro economico-finanziario alcuna garanzia di stabilità. Tale situazione – accusano i consiglieri regionali – è l’ovvia conseguenza di una sciagurata direzione politica del consorzio capitanata dai sindaci di Cupello, San Salvo e Vasto, i quali in questi anni piuttosto che investire sull’impianto si sono preoccupati di tessere una propria rete clientelare, a totale beneficio del centrosinistra, che é la maggior causa del deficit accumulato. Cionondimeno, nella convinzione che sia quantomai necessario salvare il Civeta, di cui auspica il rilancio e non la chiusura, il centrodestra responsabilmente ritiene di dover richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, dei propri rappresentanti nelle istituzioni locali e degli organismi delegati alla gestione del Consorzio, sulle seguenti raccomandazioni e proposte. Approvare, seppur tardivamente, il bilancio di previsione 2009 dell’azienda consortile, predisposto dal nuovo consiglio di amministrazione, che contiene un piano di rientro del deficit mediante il contenimento delle spese e la razionalizzazione dei servizi, sin qui gestiti in maniera scelleratamente politicizzata, a vantaggio solo di alcuni comuni guidati dal centrosinistra; avviare senza indugio un processo di trasformazione del consorzio in una società per azioni aperta alla partecipazione di enti pubblici economici, di società miste o private operanti sul territorio. Con l’obiettivo di coniugare l’interesse pubblico con la razionalizzazione della gestione, imperniata finalmente a criteri di economicità e di produttività. Contestualmente il centrodestra del Vastese rivolge alla Regione Abruzzo e alla Provincia di Chieti l’invito ad assumere, per quanto di competenza e secondo legge, ogni azione e provvedimento utili per concorrere a risolvere l’attuale stato di emergenza e consentire il rilancio del consorzio. A tal proposito caldeggia interventi rivolti: a risolvere, entro tempi ragionevoli e comunque non oltre la fine dell’anno, la procedura di regolarizzazione della nuova vasca, imprudentemente realizzata nell’impianto di Valle Cena. Autorizzare, anche sulla base di oggettive ragioni di salute pubblica, la compensazione temporanea con l’impianto di Cerratina a Lanciano delle volumetrie disponibili, al fine di ripianare progressivamente il debito. A prendere in seria considerazione
l’ipotesi dell’ampliamento delle superfici a servizio dell’impianto di Valle
Cena mediante utilizzazione dei terreni circostanti, allo scopo di consentire l’allocazione di nuove e più moderne tecnologie, ad esempio un termovalorizzatore, in grado di consentire al Civeta di restare a pieno titolo nella rete degli impianti di smaltimento dei rifiuti a servizio della Regione Abruzzo”.