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martedì 29 Aprile 2025
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Vasto Marina oggi: il parere di chi la vive, albergatori, turisti e cittadini

VASTO. Vasto Marina nei giorni d’estate è un lungo viale che brulica di vita, anche sotto il sole cocente che brucia e l’afa che inizia a farsi sentire annebbiando la vista dell’orizzonte. Non mancano gli ombrelloni che si aprono, schizzi e tuffi dal pontile, gente che va e viene, ma non mancano nemmeno il solito traffico intenso e gli onnipresenti lavori in corso, soprattutto quelli per la scottante e sentita questione delle palme. Insomma Vasto Marina è tornata a vivere intensamente la sua quotidianità estiva fatta di alberghi, lidi, turisti e cittadini vastesi che scendono verso il mare a godersi il sole e l’acqua delle loro spiagge. 
Attraversando tutto il lungomare Cordella ho cercato di raccogliere i diversi pareri, e devo dire spesso contrastanti, di quelle persone che vivono proprio la città: i gestori dei diversi stabilimenti balneari, gli albergatori, i turisti ed infine i vastesi stessi. La prima opinione raccolta è quella del signor Antonio, barista presso un noto stabilimento balneare, il quale dichiara con rammarico e rassegnazione che nonostante le più rosee aspettative l’affluenza dei turisti è ancora molto bassa, sottolineando inoltre la carenza di aiuti da parte delle istituzioni e soprattutto la mancanza di attrattive che limitano tantissimo l’offerta turistica del posto. 
Di diverso parere, anzi direi di parere opposto, sono i signori Alessandra e Domenico Molino, gestori dello storico stabilimento balneare “da Mimì”. «Nonostante le condizioni meteo non ci abbiano aiutato ad aprire nel miglior modo possibile la stagione, – dichiara Alessandra – possiamo constatare che le presenze non mancano. Vasto Marina sembra molto più movimentata rispetto allo scorso anno in cui gli effetti della crisi si sono mostrati anche nel nostro settore. Certo è stato necessario rimodulare la nostra proposta per essere sempre competitivi sul mercato, (l’aperitivo cenato della domenica sera è un esempio) ma credo che bisognerà andare oltre la nostra intraprendenza e voglia di fare cercando la collaborazione con i nostri colleghi per creare una sorta di network dell’offerta turistica. Qualcosa in questo senso si sta muovendo, il dialogo con le istituzioni è sempre aperto anche se non sono rari i casi in cui chi viene a Vasto si lamenta dello stato d’abbandono di alcune aree. Le aspettative sono ancora presenti, bisogna continuare a pensare in maniera positiva». 
Dal lungomare mi sposto direttamente in spiaggia e tra gli ombrelloni e la sabbia bollente incontro Irene, una bella e sorridente ragazza argentina giunta in Italia per trascorrere le vacanze in compagnia di alcuni amici. «Non sapevo cosa mi sarei trovata dinanzi – mi racconta – pensavo che Vasto fosse veramente piccola invece mi sono trovata una cittadina dinamica, fiorente ed un ambiente favoloso. Peccato per il notevole numero di ombrelloni che impediscono la vista del mare, ma, dal punto di vista economico, più ne siamo meglio è per la stessa Vasto». 
Giudizio positivo è stato anche quello del signor Michele, vastese doc, che mi illustra come nel corso degli anni il lungomare sia diventato più bello e pulito soprattutto dopo gli sgomberi dei venditori abusivi che commerciavano i loro prodotti proprio lungo la spiaggia. Dal lungomare Cordella mi dirigo verso via Dalmazia e, prima di arrivare nella zona della città dove si contano il maggior numero di hotel, incontro per caso il signor Giuseppe, originario di Novara, sceso in Abruzzo non  per le vacanze ma per la nobile causa del volontariato. «Il posto è bellissimo, – mi dice – nonostante l’offerta sia indirizzata maggiormente verso le famiglie piuttosto che verso noi giovani, ma, per le persone che come me vengono dal nord, è soltanto una meta di passaggio verso quei posti che offrono attrattive e servizi migliori».
 Infine  c’è il parere degli albergatori che esprimono all’unisono giudizi negativi sia nei confronti del fattore turismo sia nei confronti dell’amministrazione comunale che, nonostante i  notevoli sforzi economici ed i tentativi di dar vita a network turistici, a parer loro, è sempre meno presente. «La situazione è molto critica – dichiara un rappresentante della categoria – Si registra un calo del 15% nei soggiorni rispetto allo scorso anno. La viabilità lascia a desiderare perché quei pochi interventi delle istituzioni si sono visti solo recentemente e si sono rivelati spesso inutili. Gli spartitraffico sulla statale, ad esempio, sono più un pericolo che un fattore che dovrebbe tutelare la salute del pedone, mentre il servizio di trasporto urbano è molto carente ed ostacola il collegamento tra la cittadina e la sua spiaggia. Senza menzionare la questione dei rifiuti che solo da qualche giorno vengono raccolti alle prime luci del giorno e le erbacce e l’immondizia presente sulla spiaggia libera sono sotto gli occhi di tutti. 
Non dimentichiamo poi questo scempio con le palme, simbolo della nostra città, problema che doveva essere risolto qualche mese fa quando non avrebbe ostacolato il nostro lavoro». La situazione di Vasto Marina ad oggi è questa; pareri diversi e contrastanti, visioni pessimistiche sul futuro e sul rapporto con la sfera pubblica che viaggiano di pari passo ad idee e progetti carichi di positività. Bella e dannata insomma, dipende dagli occhi di chi la guarda e la vive.
Andrea Mastrangelo