VASTO. “Vasto è in uno stato di completo abbandono e incuria tra strade bucate, sporcizia, tombini pieni, lampioni mal funzionanti. Vasto merita di meglio sicuramente e anche se le risorse sono scarse, qualcosa si potrebbe comunque fare. Perché non coinvolgere i detenuti di Torre Sinello in attività di pulizia tombini e sfalcio erba?
Sono lavori di pubblica utilità che potrebbero da un lato agevolare il rientro dei detenuti nella società civile e dall’altro assicurerebbe a Vasto un decoro urbano dignitoso.”
A parlare così un cittadino Vastese. In realtà l’idea sollevata da quest’ultimo è già in atto in molte città italiane e anche a Vasto il progetto partì con il nome “Marina mia” durante il periodo dell’emergenza Covid.
Ciò che bloccò il progetto in questione e che ne rende difficoltosa l’applicazione è la tipologia di internati della Casa lavoro, in quanto si tratta di soggetti socialmente pericolosi e molti con problemi di natura psichica. A complicare poi ulteriormente il progetto si aggiunge la burocrazia con problemi assicurativi e di sicurezza sul lavoro. Intanto qualcosa in questo senso si è già mossa nei mesi scorsi (Leggi).
Resta il fatto che l’Ente comunale potrebbe sicuramente dare una accelerata con una firma di un protocollo visto gli esempi virtuosi di Comuni come Ferrara, San Benedetto del Tronto, Roma, Mondragone, Taormina, Firenze e La Spezia solo per citarne alcuni.