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venerdì 14 Marzo 2025
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Aggressione nel carcere di Vasto: 20 giorni di prognosi per gli agenti coinvolti

VASTO. Nella serata di ieri verso le 21.30 un internato di origine nord africana ubicato presso la 1 sezione della casa lavoro di Vasto ha aggredito un gruppo di Agenti di Polizia Penitenziaria, che cercava di riportarlo nella camera di pernottamento (leggi).

“I colleghi che hanno preso parte alla colluttazione hanno preso complessivamente una ventina di giorni di prognosi” fa sapere Onofrio Bellini, Segretario Locale della Casa Lavoro di Vasto.

“Purtroppo le condizioni lavorative sono sempre più difficili di giorno in giorno, i poliziotti penitenziari spesso saltano il pranzo e/o la cena, ricoprono più postazioni di servizio, vedono negati i diritti basilari (la fruizione del riposo settimanale, la fruizione del proprio Congedo Ordinario maturato, eccetera) e vengono costretti a fare molte ore di straordinario che portano ad un aumento dello stress, oltre a turni massacranti e a notevoli richiami in servizio.

Attualmente – prosegue – presso la Casa Lavoro di Vasto lavorano circa una sessantina di unità di Polizia Penitenziaria, a fronte delle circa cento previste, e molte di queste sono prossime alla quiescenza, questi numeri sono preoccupanti, ma più preoccupante è il disinteresse mostrato dai superiori uffici nei confronti della Casa Lavoro di Vasto.

Oltre alla carenza delle unità di Polizia Penitenziaria, un ulteriore problema è rappresentato da un numero consistente di ristretti affetti da problematiche psichiatriche e/o di altro tipo, lo scarso numero di strutture lavorative interne e/o esterne che permettano il reinserimento nella società civile di questi ultimi, la presenza di un servizio psichiatrico che segua continuamente nell’arco delle ventiquattr’ore coloro che sono affetti da determinati disturbi.

Quanto sopra può dare idea di quali siano le condizioni lavorative e di vita della Polizia Penitenziaria e dei ristretti all’interno della Casa Lavoro di Vasto”.

“Ennesima aggressione ieri sera da parte di un internato di origini Magrebine, a farne le spese le poche unità in servizio, quattro poliziotti penitenziari hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ ospedale di Vasto, prognosi di 7, 5 e 3 giorni, solo la prontezza e la decennale esperienza del personale ha fatto di che la situazione non degenerasse, ormai le denunce per aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria a contrada salotto non si contano più, ad oggi soluzioni al problema non se ne vedono, la politica a livello locale e nazionale deve fare di più”.

Così, la segreteria locale CGIL Vasto.