GISSI. ” Sabato 8 marzo 2025, noi alunni del gruppo del catechismo di terza media della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Gissi, guidati dal parroco don Gianluca e dalla catechista, ci siamo recati alla Caritas di Pescara.
Una volta arrivati all’interno della struttura, ci hanno accolti e portati in una cappella. Un ragazzo che lavora lì ci ha raccontato come è nata questa Associazione e di cosa si occupa.
Madre Teresa di Calcutta è stata la Madre della Caritas, colei che ha avviato l’idealizzazione di questa bellissima società che aiuta le persone più bisognose. Oltre ad offrire circa 300 pasti al giorno, la Caritas di Pescara offre 15 stanze per ospitare chi, da un momento all’altro, si ritrova in mezzo alla strada. Il centro migranti offre un rifugio per chi fugge dai propri territori per guerre, carestie, cambiamento climatico e tante altre problematiche.
Nella cappella abbiamo lasciato gli zaini e le giacche e ci siamo diretti nella parte del “magazzino” dove ci hanno divisi in due gruppi. Il primo gruppo doveva smistare la frutta e la verdura, l’altro doveva tagliare e sbucciare la frutta; poi ci siamo scambiati i ruoli. Alcuni di noi sono andati a parlare con un ragazzo cinese, il quale ci ha raccontato che ventisei anni fa, insieme ai suoi amici, ha fatto una cosa brutta ed è finito in carcere. Gli hanno dato trent’anni di galera e ne ha scontati già ventisei.
Questo signore, che si è pentito molto di quello che ha fatto, durante le ore in cui non si trova in prigione, cucina per i più poveri alla Caritas. A mezzogiorno si è aperta la mensa e noi ragazzi abbiamo iniziato a servire. Finito il pranzo, abbiamo pulito i tavoli, passato la scopa e lavato per terra. Poi abbiamo pranzato anche noi e siamo ripartiti.
Da questa esperienza abbiamo capito che non tutti hanno le nostre stesse possibilità, non tutti possono permettersi di fare la spesa e di tornare a casa per mangiare.
La Caritas è un luogo bellissimo, è molto importante perché tante persone possono sentirsi aiutate, stanno a casa protette e accolte e questo non è per niente scontato. Noi abbiamo contribuito in piccola parte ad aiutare delle persone in difficoltà e di questo siamo molto felici. Se capiterà un’altra occasione sicuramente saremo pronti a tornare e a rifare questa stupenda esperienza”.
Ivana Sabatini

