Un unicum nel panorama scolastico abruzzese e forse italiano, il 31 maggio l’inaugurazione
VASTO. Il giardino letterario, un “unicum” nel panorama scolastico abruzzese e forse italiano, è stato realizzato grazie al determinante contributo della Fondazione “Giuliana Tamburro, ingegnera vittima del terremoto Dell’Aquila del 6 aprile 2009 insieme al padre Marino e al figlio Stefano.
La sua amica Miriam Mafai, in un lungo articolo dal titolo “La mia amica Giuliana, morta con il suo bambino” apparso su “La Repubblica” all’indomani del sisma, la ricorda come “Il simbolo di una nuova generazione di donne abruzzesi, la cui intelligenza è stata messa non solo al servizio della propria carriera e della propria famiglia ma al servizio del nostro Paese”.
Traendo spunto dall’attenzione che Giuliana Tamburro ha sempre riservato al mondo dell’inclusione e delle disabilità mediante progetti ingegneristici appropriati, la Fondazione ha voluto dare continuità alla sua visione sociale sostenendo l’idea d i un giardino letterario.
La struttura del Giardino
“Grazie al contributo determinante della Fondazione Giuliana Tamburro onlus, – rimarca la dirigente scolastica – il giardino ospita piante divenute famose nella letteratura. Si va dalla Ginestra di Leopardi al Nespolo dei Malavoglia; dalle Myricae di Virgilio all’Agrifoglio di Dickens; dall’elitropia di Calandrino agli ossi di seppia di Montale. Il giardino, infatti, oltre alle piante ospita oggetti che immediatamente rievocano brani o opere letterarie.”
La valenza didattica
“La particolarità del nostro Giardino letterario – continua la Dirigente Maria Grazia Angelini – è anche la sua valenza didattica. Il progetto, ideato e curato dal prof. Maurizio Vicoli, presenta panche con tavolo per lezioni all’aria aperta da tenersi davanti alle piante e agli oggetti immortalati nelle letterature europee dall’ italiana all’inglese, dalla greco-latina alla francese e spagnola in modo da trasformare le conoscenze in competenze letterarie e botaniche. Ogni pianta è corredata di un cartello che riporta tutte le notizie più importanti sul componimento letterario in cui la pianta stessa è citata.”
Inclusività e Garden Terapy
Il progetto, come si diceva, ha finalità inclusive perché la costante cura delle piante costituisce un’occasione per il potenziamento della psico-motricità degli alunni con disabilità i quali, proprio attraverso il Giardino, possono ampliare le loro conoscenze letterarie anche attraverso il linguaggio della Garden Terapy. Questa disciplina, peraltro non ancora codificata ufficialmente, utilizza le piante proprio per stimolare i sensi di persone sofferenti, suscitando sensazioni piacevoli e reazioni positive. Studi a riguardo ritengono che parchi e giardini siano una forma di cura vera e propria: influiscono sulla sfera fisica e psichica e hanno un valore importante per chi vive uno stato di malattia o di disabilità.
“In quest’ottica – conclude la Dirigente Angelini – il Giardino letterario Giuliana Tamburro aspira ad assumere anche la funzione di quelli che vengono chiamati giardini terapeutici”.