MONTEODORISIO. “Nella giornata odierna, così come già concordato nell’ultimo incontro del 15 maggio scorso, si sono incontrati i rappresentanti aziendali nelle persone del Group Manufacturing Director Manuel Giazzon, la Dott.ssa Martina Caselli, Chief Operation Officer, i rappresentanti sindacali, la RSU della Filctem CGIL e Confindustria, per discutere sulla richiesta di apertura della Procedura 223 avvenuta il 12 maggio u.s. e sulle ragioni che l’hanno determinata.
L’azienda ha ribadito che, ragioni di mercato e soprattutto perdite di bilancio, sono le cause principali di questo ridimensionamento, che interesserà non solo lo stabilimento di Monteodorisio, ma anche altri siti a livello nazionale.
Nonostante questo scenario, l’azienda ha “ridimensionato in modo lieve” il numero degli esuberi, aprendo anche a un “processo limitato” di trasferimento di alcuni lavoratori dal sito di Monteodorisio a quello di Carpi.
La Filctem CGIL e la RSU ritengono inaccettabile tale decisione e invitano l’azienda a rivedere la propria posizione. Ancora una volta, sono state avanzate proposte alternative ai licenziamenti, con la richiesta di ricorrere a strumenti di ammortizzazione sociale per salvaguardare tutti i posti di lavoro.
La RSU ha inoltre chiesto che, qualora si trovassero lavoratrici o lavoratori disponibili al trasferimento – anche temporaneo – presso lo stabilimento di Carpi, venga riconosciuto un indennizzo economico per coprire le spese aggiuntive legate allo spostamento.
Le parti si sono aggiornate al prossimo incontro fissato per l’11 giugno”.
Così, in una nota, la Filctem Cgil Chieti Rsu Varcotex Monteodorisio