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lunedì 30 Giugno 2025
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Presunte criticità nel bilancio comunale: “Atessa ha i conti a posto”


ATESSA. “I rappresentanti locali di FI, sollevando infondati allarmismi, in un recente comunicato, parlano di gravi criticità nei conti del Comune sulla base di una delibera della sezione regionale della Corte dei Conti del 18 febbraio scorso, su cui il sindaco Borrelli ha dato ampi e completi chiarimenti sia nella sede istituzionale del Consiglio Comunale (le cui sedute sono pubbliche ed a cui si può assistere in presenza o on line anche se non vi si fa parte) che sulla stampa. 

Ma procediamo con ordine. 

Per quanto riguarda il rientro dal disavanzo di 1.896.707 euro, che nel 2017 ci è stato lasciato in eredità dalla precedente giunta, di cui FI faceva parte, è la stessa Corte dei Conti a rilevare che si sta procedendo a ripianarlo adeguatamente, anzi meglio di quanto previsto. Infatti, dal 2017 ad oggi si sarebbe dovuto ripianare una cifra pari a 691.400 euro, ne sono stati ripianati 1.438.270 €. Praticamente il doppio, con un notevole beneficio per i bilanci futuri.  

Ed è la stessa Corte a sottolinearlo invitando il Comune a “proseguire efficacemente” nel percorso, evidentemente positivo ed efficace, di ripianamento. 

Il Comune di Atessa, citiamo testualmente “si può constatare che oltre a presentare un risultato di amministrazione in crescita dal 2021 al 2023, ha recuperato, in ogni esercizio considerato, la quota di ripiano del disavanzo di cui sopra, generando un miglioramento di euro 222.043 dal 2020 al 2021, di euro 190.671 dal 2021 al 2022 e di euro 200.121 dal 2022 al 2023”. 

Il ricorso all’anticipazione di tesoreria -come afferma la stessa Corte dei Conti- è “uno strumento a disposizione degli enti per fronteggiare temporanee esigenze di cassa”. Il ricorso ad essa è pratica costante da parte di tutti gli enti pubblici, come dovrebbe sapere chiunque abbia amministrato o aspiri a farlo, in quanto non sempre le entrate, che seguono periodi ben definiti, coincidono con quello delle uscite. Il Comune di Atessa ha dovuto farvi ricorso principalmente per anticipare, come previsto nei bandi, i pagamenti degli stati di avanzamento delle molteplici opere che si stanno realizzando, in particolare quelle finanziate dall’Europa con il PNRR.  

Ad ogni buon conto, anche qui la Corte certifica che le anticipazioni sono state sempre rimborsate “integralmente nell’anno di competenza”. 

Per quanto riguarda la capacità di riscossione la Corte non pone la sua attenzione sulle partite correnti. Si tratta di una problematica che interessa tutti i Comuni in quanto nel periodo COVID e negli anni immediatamente successivi sono state normativamente sospese o prorogate le attività di accertamento e riscossione coattiva dei tributi e le riscossioni volontarie sono state esigue. 

La capacità di riscossione per il 2024 (accertamenti/previsioni definitive) è stata del 93,69%. Comunque, anche il recupero dell’evasione presenta un andamento positivo crescente con riscossioni totali di competenza e residui nel 2024 pari a 924.656,13 euro rispetto ai 427.968,11 del 2023 (fonte Relazione sulla gestione – Rendiconto 2024). 

I “rapporti opachi e squilibrati” con le società partecipate è un’espressione che, oltre ad essere calunniosa, non trova alcun riscontro né testuale né esegetico nella delibera della Corte dei Conti. La Corte si limita a raccomandare la riscossione dei crediti pregressi, in particolare da S.A.S.I e Publireti. 

Per quanto riguarda la S.A.S.I. si facciano portavoce con il nuovo Presidente, espressione della loro area politica. Circa la situazione gestionale e finanziaria di Publireti, gli esponenti locali di FI dovrebbero essere ben edotti essendo un’eredità della giunta di cui facevano parte, al pari di quella della Sangro Servizi, che grazie alla concreta ed efficace azione della Giunta “Uniti per Atessa” è stata trasformata da un pericolo per i conti pubblici in una risorsa. La Publireti, ad ogni modo, è stata sollecitata dai tre Comuni che ne fanno parte (Atessa, Paglieta e San Vito) a presentare un piano di rientro delle somme dovute. 

Sul PNRR non riteniamo sia necessario aggiungere altro a quanto afferma la stessa Corte dei Conti : “l’Ente ha provveduto ad integrare i dati con l’aggiornamento della tabella PNRR nel mese di ottobre 2024, da cui si evidenzia che il Comune di Atessa risulta attuatore di 19 CUP di progetti PNRR attivi, di cui 10 avviati, 5 conclusi e 4 non avviati.” 

L’Ente ottiene un equilibrio generale in tutte le sue componenti“ 

Risulta correttamente valorizzata la copertura dei debiti fuori bilancio e la salvaguardia degli equilibri di bilancio” 

L’Ente ha mostrato un sensibile miglioramento del valore dell’indice (dei tempi di pagamento) negli esercizi esaminati, allineandosi, a partire dall’esercizio 2023, ai termini fissati dall’articolo 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231” 

I dati relativi ai parametri deficitari… mostrano che l’Ente ha rispettato i valori” 

L’Ente non ha riconosciuto debiti fuori bilancio” 

L’Ente ha rispettato i vincoli assunzionali” 

I limiti di indebitamento disposti dall’art. 204 del Tuel, per gli esercizi in esame, sono stati rispettati” 

Queste sono le espressioni che la Corte usa nella delibera riguardo al Comune di Atessa! 

Adesso ci chiediamo cosa hanno letto i rappresentanti locali di FI per giungere ad usare un’espressione tanto ardita quanto inconsistente quando affermano che “la Corte ha acceso un faro su una gestione finanziaria poco trasparente e potenzialmente dannosa per la stabilità del Comune e per il futuro dei cittadini”. 

Forse hanno letto la Delibera della Corte dei Conti relativa alla giunta di cui hanno fattivamente fatto parte sino al 2017? O quella relativa ai conti della Regione Abruzzo, dove siedono sui banchi del governo da oltre sei anni? O forse i rilievi del Tavolo romano di Monitoraggio sulla Sanità abruzzese, dove si parla esplicitamente di situazioni opache e poco chiare?”.