SAN SALVO. “La povertà oggi non è solo esclusione, è logoramento silenzioso.
Oltre 5,6 milioni di persone vivono in povertà e si sono rivolte alla Caritas. Un aumento sproporzionato di anno in anno. Tra poco, tra queste, ci saranno anche persone che hanno un lavoro. Lo stipendio non è più dignitoso. Non riescono a mangiare e nemmeno a curarsi. Curarsi per guarire è una chimera, un sogno.
Eppure per Giorgia Meloni e suo governo di destra-destra, tutto va benissimo.
La povertà oggi non ha solo il volto dell’esclusione, ma anche quello dell’esaurimento, della rinuncia quotidiana, del logoramento silenzioso.
Il messaggio di Papa Leone “aiutare il povero è questione di giustizia prima che di carità. La povertà più grave è l’indifferenza”, è un richiamo a tutta la società ma soprattutto alla politica, a cui è chiesto non solo di ascoltare, ma di agire e rispondere principalmente all’attuale sproporzione tra ricchezza e indigenza.
Ha chiesto azioni strutturali, non interventi estemporanei.
Un richiamo forte a concepire la politica come servizio alla dignità umana, non come amministrazione dell’inevitabile.
L’educazione a prendersi cura dell’altro non è mai un fatto privato, ma sempre pubblico e politico. Aprirsi all’ascolto superando l’indifferenza.
La povertà diventa ereditaria, trasmettendosi da una generazione all’altra. Come una condanna silenziosa. Anche il capo dello Stato ha più volte sollevato questa voce di dolore.
Abbiamo bisogno di un nuovo patto educativo e sociale. Non possiamo delegare tutto al volontariato o a misure tampone. Servono politiche pubbliche, strutturali e solide.
Investimenti nella scuola, nel diritto alla casa, nel welfare territoriale, nella salute e nella dignità del lavoro.
La promozione di una cultura comunitaria che costruisca legami, senso e speranza.
Occorre ridurre le disuguaglianze, gestirle, non solo enunciarle. Servono fatti e non parole.”
Così il Circolo Avanti Sandro Pertini San Salvo.