ABRUZZO. Nella giornata del 28 luglio 2025, un incendio è divampato dalla zona nord della Riserva Naturale del Borsacchio a ora di pranzo. Precisamente al confine dell’area protetta nella parte costiera a nord verso Cologna. Le fiamme hanno distrutto circa due ettari di vegetazione retrodunale, lambendo la linea di costa e arrivando a sfiorare le delimitazioni dei nidi di fratino, una delle specie simbolo della riserva.
L’incendio si è sviluppato in una zona molto frequentata, e le cause sono ancora in fase di accertamento. Complice un forte vento, il fuoco si è propagato rapidamente verso sud, bruciando l’intera area retrodunale fino a circa 600-700 metri dal punto d’innesco, nei pressi della nota “casa verde” abbandonata sul mare.
“Grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, supportati dalla Protezione Civile, si è riusciti ad arginare le fiamme evitando danni ancora più gravi. Tuttavia, ciò che rimane è terra bruciata, e ci vorrà tempo prima che la natura possa riprendersi” commentano le Guide del Borsacchio.
“Senza governance, senza gestione e senza regole, il patrimonio naturalistico della Riserva è ogni giorno più esposto a pericoli evitabili. E gli incendi, come quello odierno, ne sono la diretta conseguenza.
Chiediamo con urgenza l’avvio immediato di un Piano di Gestione attivo ripristinando i confini ed attuare il PAN adottato dal comune in accordo con le voci del territorio. Dando risorse e non tagli alle aree protette. Servono strumenti e responsabilità chiare, affinché la Riserva possa finalmente essere protetta, valorizzata e difesa, come merita e come previsto dalla legge”.



