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venerdì 14 Marzo 2025
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“Fallito il primo tentativo di cattura dei cuccioli dell’orsa Amarena”

ABRUZZO. Sono stati avvistati dai ricercatori i due cuccioli dell’orsa Amarena, freddata l’altra notte a San Benedetto dei Marsi.

È una corsa contro il tempo quella di carabinieri forestali e delle guardiaparco per salvare i due cuccioli dell’orsa Amarena, uccisa giovedì scorso da un allevatore di San Benedetto dei Marsi: gli animali, che hanno un’età approssimativa tra i cinque e sei mesi, non sono in grado di provvedere da soli al loro nutrimento e potrebbero essere una facile preda per la fauna selvatica, visto che non sono ancora capaci di difendersi.

Un nuovo tentativo di catturarli, per poi provvedere alla loro cura e reinserimento in natura nei prossimi mesi, sarà effettuato stasera, dopo quello fallito ieri sera. “I cuccioli sono stati avvistati – ha spiegato la capoguardia del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Michela Mastrella – e hanno ripetuto il tragitto che hanno fatto con la mamma, partendo da una zona della Rupe di Venere fino a ritornare qui a San Benedetto: stasera saremo operativi con delle squadre miste, carabinieri forestali e guardie del Pnalm, quasi certamente un veterinario e una biologa”.

Come ha spiegato il comandante della compagnia dei carabinieri di Avezzano, il capitano Luigi Strianese, “sono state messe delle trappole con delle esche, del cibo per attirarli e quindi, per cercare di catturarli, oppure un altro sistema è quello con le reti a vista, perchè essendo troppo piccoli non possono essere colpiti da cartucce narcotizzanti”.

Le operazioni di ricerca e recupero dei cuccioli sono però disturbate dall’arrivo in zona di molti curiosi, tanto da avere indotto il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani, ad emettere un’ordinanza di divieto di avvicinamento agli orsetti e alle squadre specializzate impegnate nella ricerca. L’invito rivolto a tutti, anche dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è di “lasciare lavorare gli specialisti nelle migliori condizioni possibili”.

Anche il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone, ha rivolto un accorato appello alla popolazione, sottolineando che bisogna “evitare di trasformare una tragedia in un disastro colossale: ci sono troppi curiosi in giro che spaventano i cuccioli, invito tutti a non muoversi e a farci fare il nostro lavoro”. (FONTE ANSA)