VASTO. Si chiude con un’assoluzione la vicenda giudiziaria di D.C.G., 60 anni, originario della Puglia ma residente a Vasto, finito a processo per bancarotta fraudolenta in relazione alla gestione di attività commerciali a Vasto e Cupello con sede legale a Foggia.
Secondo l’accusa l’imprenditore avrebbe irregolarmente tenuto i registri contabili nei tre anni precedenti al fallimento delle società. Dopo un lungo procedimento, il tribunale di Foggia ha però stabilito che il dissesto non era riconducibile alla sua gestione, pronunciando l’assoluzione con la formula “il fatto non sussiste”.
La difesa, sostenuta dall’avvocato Arnaldo Tascione, ha dimostrato che l’imputato era del tutto estraneo all’amministrazione delle società dichiarate fallite, convincendo i giudici a escludere qualsiasi responsabilità penale.
