ABRUZZO. Il fenomeno delle aggressioni contro medici, infermieri e operatori sanitari continua a crescere a ritmi allarmanti. Nei primi tre mesi del 2025, secondo i dati diffusi da UGL Sicurezza Civile, si registra un incremento del 37% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: una media mensile di 2.161 episodi di violenza per un totale di 6.483 casi – tra aggressioni fisiche, verbali e sommerso – nel solo arco temporale compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo.
Numeri che fotografano una realtà drammatica, con ospedali e presidi territoriali sempre più esposti a episodi di violenza che minano la sicurezza dei lavoratori e la serenità degli utenti.
Il caso della ASL di Chieti
In questo scenario, desta scalpore la vicenda della ASL di Chieti, che a distanza di oltre un anno non ha ancora avviato l’appalto per il servizio di portierato, pur essendo stato regolarmente aggiudicato. Un immobilismo che l’organizzazione sindacale definisce “incomprensibile” e che rischia di privare il personale e i cittadini di uno strumento prezioso di prevenzione e tutela.
Il portierato, ricordano da UGL Sicurezza Civile, pur configurandosi come una forma di vigilanza passiva, svolge un ruolo cruciale per:
- il controllo e la regolamentazione degli accessi;
- l’accoglienza e l’identificazione dei visitatori;
- l’integrazione con il servizio di vigilanza attiva.
Secondo il sindacato, la presenza di addetti al portierato avrebbe un effetto deterrente immediato, contribuendo a ridurre episodi di violenza e a ottimizzare la distribuzione delle guardie giurate.
Risparmio e occupazione bloccata
Oltre alla sicurezza, c’è anche un tema economico: l’avvio del servizio comporterebbe infatti un risparmio per la Direzione sanitaria rispetto alla spesa sostenuta per la sola vigilanza. Senza dimenticare la creazione di nuovi posti di lavoro, che sulla carta esistono già, ma che nei fatti restano congelati dall’inerzia dell’azienda sanitaria.
“Servono azioni immediate, non promesse”
“Rimaniamo perplessi di fronte a questa situazione – denuncia la Segreteria abruzzese di UGL Sicurezza Civile – proprio in un momento in cui i dati nazionali ci dicono che la violenza contro i sanitari ha raggiunto livelli intollerabili. Occorre agire subito, attivando tutti gli strumenti possibili per garantire sicurezza e dignità a chi ogni giorno lavora per la salute dei cittadini”.