VASTO. L’ultima relazione dell’ISTAT, pubblicata il 31 luglio 2025, fotografa una situazione demografica in costante trasformazione nel Vastese. L’intero territorio conta oggi 95.339 residenti, ma il dato complessivo conferma un trend di diminuzione che prosegue ormai da diversi anni.
Dal 2020 al 2025, infatti, la maggior parte dei comuni vastesi ha registrato un calo della popolazione. Gli unici tre centri che mostrano invece un segno positivo sono Vasto, San Salvo e Cupello, che riescono a crescere – seppur in modo contenuto – in controtendenza rispetto al resto del comprensorio.
Nel dettaglio, Vasto passa da 40.489 a 40.836 abitanti (+347), San Salvo da 19.876 a 19.923 (+47) e Cupello da 4.815 a 4.864 (+49). Per tutti gli altri comuni del Vastese, specialmente quelli dell’Alto Vastese, si registra invece un ulteriore calo, segnale di un fenomeno di spopolamento sempre più evidente.
Le cause sono note: da un lato l’invecchiamento della popolazione residente, dall’altro la migrazione verso i centri più grandi, dove i servizi, le infrastrutture e le opportunità lavorative sono maggiori. Una tendenza che conferma il progressivo svuotamento delle aree interne, un problema non solo demografico ma anche sociale ed economico.
Il rischio, secondo diversi osservatori, è quello di una perdita di identità e di vitalità per i piccoli borghi dell’entroterra, dove la densità abitativa continua a scendere e la presenza di giovani si fa sempre più rara. Servono dunque politiche di rilancio mirate, capaci di favorire il rientro e la permanenza delle nuove generazioni, investendo su servizi, lavoro e connessioni.
Il Vastese, cuore dell’Abruzzo meridionale, resta una terra ricca di potenzialità, ma i numeri dell’Istat ricordano che il tempo per invertire la rotta dello spopolamento si sta riducendo.
Federico Cosenza