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martedì 14 Ottobre 2025
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A14: “A due anni dalle false promesse di Salvini, presto in Aula per chiedere conto dello stato dei lavori”

ABRUZZO. “L’8 novembre 2023, durante il Question Time in Aula, interrogai il Ministro Salvini sullo stato dell’autostrada A14, tra Abruzzo e Marche. Allora rispose promettendo che i lavori sarebbero terminati entro due anni. Ne denunciai subito l’inconsistenza, dicendo chiaramente che o era in malafede o che neanche a lui raccontavano la verità. Oggi i fatti ci danno ragione.” Lo dichiara Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, ricordando l’interrogazione parlamentare con cui chiese conto al Ministro dei disagi e dei rischi legati ai cantieri infiniti della dorsale adriatica.

“Sono passati quasi due anni e la situazione è immutata: i cantieri sono ancora aperti, le code interminabili, gli incidenti frequenti e la nostra regione continua a subire un grave danno economico e di immagine. Le imprese perdono competitività, i cittadini sono esasperati, e nessuno interviene per ripristinare condizioni di sicurezza e dignità della circolazione. In queste condizioni – con restringimenti, deviazioni e carreggiate ridotte – non esistono i presupposti per pagare un pedaggio: per questo chiederò al Ministro la sospensione immediata del pedaggio da Pedaso a Vasto, fino al completo ripristino della piena funzionalità dell’autostrada.”

“Chi guida il Ministero delle Infrastrutture non può limitarsi agli annunci: deve assumersi la responsabilità dei risultati. E se non è in grado di garantirli, deve farsi da parte. A oggi non si è visto alcun vero intensificarsi dei lavori: non c’è un’organizzazione su tre turni, come sarebbe logico per un’opera così estesa, e nei cantieri si contano pochissimi operai impegnati solo in orari ordinari. È un modo inaccettabile di gestire una delle arterie più importanti del Paese.”

“Fra pochi giorni saranno trascorsi esattamente due anni da quella promessa – conclude Sottanelli – e andrò in Aula, in Question Time, per ricordare a Salvini le bugie raccontate ai cittadini abruzzesi. È suo dovere chiarire tempi, modalità e motivi dei ritardi, indicando una data certa per la fine dei lavori.”