FOSSACESIA. Dramma nella tarda mattinata di oggi alla foce del fiume Sangro, nel territorio di Fossacesia, dove ha perso la vita Antonio Rapino, 61 anni, residente a Francavilla al Mare.
L’uomo si trovava sul posto insieme a un parente, uno zio di 69 anni, per una battuta di pesca sportiva con le tradizionali nasse ad ombrello, attrezzi utilizzati per catturare piccoli pesci nei corsi d’acqua. Intorno alle 12:30, lo zio ha lanciato l’allarme al 112, raccontando che il nipote era improvvisamente scomparso tra i flutti: “Eravamo nel letto del fiume, poi non l’ho più visto riemergere”, avrebbe riferito ai soccorritori.
Le operazioni di ricerca sono partite immediatamente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco dei distaccamenti di Lanciano e Pescara, supportati da un elicottero e da un drone per le ricognizioni dall’alto. Le forti correnti di quel tratto del fiume hanno reso le manovre particolarmente difficoltose. Dopo circa mezz’ora, il corpo di Rapino è stato individuato in mare, trascinato verso il litorale di Torino di Sangro.
I vigili del fuoco hanno provveduto al recupero della salma, mentre sul posto sono giunti i carabinieri delle stazioni di Fossacesia e Casalbordino, insieme ai militari del Nucleo operativo e radiomobile di Ortona e ai sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Secondo una prima ricostruzione, la tragedia potrebbe essere stata causata da un malore improvviso. Su disposizione della Procura di Vasto, la salma è stata trasferita all’obitorio di Chieti per l’ispezione cadaverica, che dovrà chiarire le cause esatte della morte.