ABRUZZO. Durante la Settimana Europea delle Regioni e delle Città, l’associazione Giovani&Futuro ha consegnato al Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, e alla Commissaria Dubravka Šuica, una proposta di atto legislativo per garantire il riconoscimento e la tutela delle malattie invisibili in Europa.
Il Presidente dell’associazione, Luca Frescura, ha spiegato che il documento mira a stabilire standard minimi comuni per diagnosi e cura, armonizzando i diritti dei pazienti in tutti gli Stati membri e promuovendo l’accesso a trattamenti tempestivi, reti territoriali di riferimento e tecnologie mediche avanzate. Tra le misure previste figurano congedi flessibili, lavoro agile per i pazienti e riconoscimento formale delle malattie invisibili come condizioni invalidanti.
La proposta sottolinea inoltre l’importanza della formazione medica e universitaria, la creazione di Centri europei di eccellenza con protocolli uniformi, registri nazionali armonizzati e un database europeo centralizzato. Particolare attenzione è riservata alla sensibilizzazione pubblica per ridurre lo stigma e favorire diagnosi precoci.
Il testo è stato firmato da numerosi Consiglieri locali dell’UE, tra cui italiani come Menia Corbanese, Carmen Granato, Rocco Vecchione e Sebastiano Casoni, rafforzando la portata politica dell’iniziativa.
Sabrina Vitale, coordinatrice del Tavolo Nazionale sulle Malattie Invisibili, ha evidenziato come il risultato sia frutto di mesi di lavoro, sottolineando l’interesse dimostrato dalle istituzioni europee e auspicando progressi concreti per la collaborazione futura tra associazioni e istituzioni.
Frescura ha concluso: “Oggi queste malattie sono un po’ meno invisibili, ma non ci fermiamo: continueremo a lavorare per garantire a tutti il diritto effettivo alle cure, senza se e senza ma.”






