VASTO. È stata l’esperienza e la grande professionalità del cardiochirurgo vastese Luca Di Marco a guidare l’intervento che ha restituito una nuova vita a Rosalba Eleuteri. Un’operazione delicata e complessa, eseguita con successo all’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, che ha permesso alla donna di ricevere un nuovo cuore proprio il giorno del suo 65° compleanno, trasformando una data simbolica in un momento indimenticabile.
La storia di Rosalba, però, parte da lontano ed è intrecciata a doppio filo con quella del figlio Daniele. Tutto comincia quando lui, oggi 43enne, frequenta il secondo anno di liceo e si sottopone a una visita medico-sportiva. I medici notano un’anomalia nell’anatomia del suo cuore e decidono di approfondire: la diagnosi è cardiomiopatia ipertrofica, una patologia genetica spesso silenziosa ma potenzialmente grave, che nel tempo può evolvere fino a rendere necessario il trapianto.
Proprio per l’origine ereditaria della malattia, anche Rosalba viene sottoposta ai controlli e scopre di essere affetta dalla stessa patologia del figlio. Originari di Amandola, in provincia di Fermo, madre e figlio iniziano così un lungo percorso di cure e monitoraggi presso il Policlinico di Sant’Orsola, seguiti dalla Cardiochirurgia diretta dal professor Davide Pacini.
Con il passare degli anni, le condizioni di entrambi peggiorano quasi in parallelo. Rosalba viene inserita in lista d’attesa per il trapianto nell’ottobre 2024, mentre per Daniele la situazione diventa critica a dicembre, tanto da rendere necessario un inserimento d’urgenza. Per lui la chiamata arriva dopo pochi giorni e segna l’inizio di una nuova vita.
Poche settimane fa, poi, il destino torna a bussare alla porta della famiglia Eleuteri. È il giorno del suo 65° compleanno quando Rosalba riceve la telefonata che aspettava: c’è un cuore per lei. A farle la chiamata della vita è proprio Luca Di Marco, uno dei chirurghi che più da vicino accompagnano i pazienti in questi momenti carichi di emozione.
«Siamo i primi che sentiamo il paziente quando arriva il cuore — racconta — siamo i primi collettori delle loro emozioni. Sanno che prima o poi quella chiamata arriverà, ma quando succede l’emozione è immensa».
L’intervento viene eseguito con successo grazie all’elevata competenza dell’équipe del Sant’Orsola e alla generosità della famiglia donatrice. Ora Rosalba è pronta a lasciare l’ospedale, affiancata da Daniele, che non l’ha mai lasciata sola durante queste settimane difficili.
Per madre e figlio, uniti dalla stessa malattia e dallo stesso destino, questo sarà un Natale davvero speciale: il primo con due cuori nuovi e una seconda possibilità di vita.



