VASTO. Il 48enne boss albanese M.D., accusato di traffico di droga e legami con la ‘Ndrangheta a seguito dell’operazione Blue Marine dello scorso gennaio (Leggi), dovrà tornare in carcere. Questo quanto deciso dalla Cassazione su richiesta dei giudici aquilani Alessandra Ilari, Monica Croci e Tommaso Pistone, titolari dell’inchiesta.
L’uomo si trovava ai domiciliari in provincia di Milano e la decisione è arrivata ieri, nello stesso giorno dell’operazione di sequestro su beni mobili e immobili scattata tra Vasto e San Salvo (Leggi).
Questo l’elenco delle attività e dei beni sequestrati: bar “Blue Marine III” e sala slot di via Grasceta a San Salvo, bar “Blue Marine” e sala slot di Vasto Marina in Viale Dalmazia, bar “Blue Marine 4” e sala slot di Corso Mazzini, bar “167” di via Silone a Vasto, negozio ortofrutticolo “Mondial Frutta” di San Salvo in via Istonia, concessionaria “Autosalon” di via Adige, agenzia di scommesse “Football Bet”, tre terreni agricoli a San Salvo e una vettura Jaguar Xf.
Si tornerà in aula il prossimo gennaio. A difendere l’uomo, accusato di utilizzare le attività commerciali per ripulire il denaro del narcotraffico attraverso dei prestanome, l’avvocato Fiorenzo Cieri che ha affermato: “Contesteremo i sequestri perché sono stati tolti beni a persone totalmente estranee ai fatti”.
