VASTO. “Non sparlare degli altri” è il titolo dell’ultimo libro del vastese Fra Emiliano Antenucci, classe ’79 e sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
Esce oggi, 18 gennaio, ed è arricchito dalla prefazione a cura di Papa Francesco a cui il frate è da tempo legato da una profonda amicizia.
È stata, dunque, questa l’occasione per rivolgergli qualche domana.
Di cosa si parla, quali sono i cardini e i concetti portanti?
È un libro motivazionale per non perdere tempo in chiacchiere e vivere la vita appieno. Il libro fa una diagnosi sul motivo che induce a sparlare degli altri, ma dà anche delle soluzioni concrete per non farlo più.
L’amicizia con Papa Francesco ha trovato una consolidata conferma nella prefazione al suo libro. Cosa ha provato per questo grande regalo?
Una grande gioia. Il papa è una persona straordinaria e credo che ogni cattolico ha il dovere di non parlare male del Papa e i Santi sono un esempio da questo punto di vista. Papa Francesco ha voluto il Santuario della Madonna del Silenzio proprio come segno che il silenzio è un grande valore contro la dittatura del rumore della società odierna.
Quale messaggio intende lanciare?
Il messaggio di speranza: riscoprire la preghiera silenziosa come mezzo per intercedere per il popolo di Dio. Il libro credo che mandi un messaggio di ottimismo, di amare la vita e di impegnarsi appieno in tutto quello che ognuno fa ogni giorno.
Quali sono le criticità più importanti emerse soprattutto in questi tempi di Covid-19 e che non aiutano “l’anima” delle persone?
I tempi di crisi sono difficili, ma sono anche momenti di crescita, utili a fare piani di rilancio e di resurrezione. Questo tempo di prova che l’umanità sta vivendo deve essere occasione per sognare se stessi e gli altri diversamente. Ci siamo tutti fermati e quando ci fermiamo nella vita abbiamo l’opportunità per riflettere, migliorare e non lasciare la nostra vita nella mediocrità. Sono molto ottimista. Dopo il covid vedo un bel tempo di pace, di serenità e di luce per tutti all’orizzonte.