ABRUZZO. “Nel 2008 non si riscontra nessun esemplare di delfino bianco nel fiume Azzurro in Cina. Sono tutti scomparsi e la responsabilità è sempre dell’uomo, così come per le 30mila specie che si estinguono ogni anno e di cui nemmeno ci accorgiamo, anche se sono fondamentali per la nostra vita. A che serve l’orso bruno marsicano? Il suo posto nella gerarchia della vita nel nostro Appennino e nell’Europa è fondamentale eppure noi lo abbiamo ridotto a poche decine di esemplari. È un bene o un male? Che cosa succede se prendiamo in considerazione il lupo che è stato braccato, torturato e ucciso per secoli e che oggi, per fortuna, conosce una nuova giovinezza anche se è sempre sull’orlo dell’estinzione?
Tutti concordiamo all’armonia del mondo naturale e l’Homo Sapiens non è al vertice di nessuna piramide”.
Questi i temi su cui, sabato 8 maggio, ha cercato di far luce la puntata dal titolo “Dai dinosauri ai Sapiens” della nuova stagione di “Sapiens – un solo pianeta” su Rai 3. Un appuntamento, cui ne seguiranno altri cinque, all'insegna dell'approfondimento lungo un percorso scientifico e ambientale guidato da Mario Tozzi.
“Per parlare delle estinzioni di massa, fous che sembra riguardarci molto da vicino, abbiamo scelto lo scenario del Parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise, che ci dà modo di riflettere sulle specie minacciate, proprio perché qui ce ne sono diverse. Il parco nasce dall’esigenza di proteggerle, a partire dal camoscio nel 1923. Successivamente è venuta fuori quella di fare lo stesso con il lupo e l’orso marsicano.
Siamo, dunque, dentro la grande sesta estinzione?
Nel passato ce sono state 5. È possibile che ce ne sarà un'altra e che questa riguardi anche l’uomo come vittima e carnefice nello stesso tempo?”.
L’avvincente analisi sullo stato di salute delle specie che vivono oggi sulla Terra, dunque, è da non perdere ed è disponibile agli utenti che si registrano gratuitamente sul canale Raiplay del programma.