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mercoledì 12 Marzo 2025
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“La gestione della Riserva di Marina di Vasto si è impegnata nella riqualificazione”

VASTO MARINA. Dopo il rogo che ha coinvolto la zona Sic di Vasto Marina, le sigle ambientaliste si sono ritrovate stamani per svolgere le operazioni di pulizia dell’area coinvolta.

“Grazie a Legambiente, WWF, Consulta Giovanile, Iononrestoaguardare, cittadini, turisti e la Pulchra Ambiente per il grande lavoro di rimozione dei rifiuti nell’area interessata dal rogo dei giorni scorsi. Un segnale importante di condivisione – hanno dichiarato il sindaco Francesco Menna e l’assessore alle Politiche Ambientali, Paola Cianci – in un momento di difficoltà che ancora una volta ha dimostrato che la nostra città risponde con sensibilità e disponibilità. Oggi abbiamo ricevuto la vicinanza di tante persone, adulte e giovanissime. Uno stimolo a continuare un percorso all’insegna del dialogo e della partecipazione.”

Paola Cianci che ha spiegato ai nostri microfoni: “E’ un’iniziativa partita dall’amministrazione comunale, insieme alle associazioni che gestiscono l’area protetta della Riserva di Marina di Vasto quali Legambiente, Wwf e Iaap, Istituto abruzzese per le Aree protette. Abbiamo coinvolto anche i cittadini e la risposta è stata molto positiva. Tanti i residenti e i turisti di quest’area che hanno seguito le tristi vicende dei giorni scorsi e che, mossi dalla sensibilità di protezione di questa area, oggi ci hanno dato una grande mano per bonificarla”.

L’opera di pulizia ha portato alla luce diversi rifiuti di ogni tipo come bombole del gas e reti: “E’ evidente che quest’area negli anni non ha avuto la possibilità di poter essere bonificata a causa della mancanza di strumenti tecnici e normativi idonei per intervenire. Questa amministrazione comunale guidata dal sindaco Menna dal primo giorno del suo insediamento ha ritenuto che la riserva di Marina di Vasto non rimanesse solo una legge istitutiva, ma ha fatto sì che avesse una gestione seppur volontaria, ma formalmente riconosciuta e presente e che in questi anni si è impegnata per individuare gli strumenti tecnici necessari per i primi interventi di riqualificazione. Nei prossimi mesi sfrutteremo anche un rapporto riconosciuto con i cittadini che risiedono su quest’area, affinché l’opera di bonifica e riqualificazione possa estendersi anche su altre aree degradate che necessitano di manutenzione e che le specie autoctone possano riprendere vigore e superare la presenza di quelle alloctone e infestanti. L’impegno di queste associazioni si è trasformato anche in un importante risultato ottenuto dopo tante richieste di partecipare alla ripartizione dei fondi della Regione Abruzzo insieme ad altre riserve che in questi anni non hanno avuto la possibilità di avere un supporto economico e strumenti di pianificazione che servono a gestirle meglio. La crescita progressiva sia di in termini di sensibilizzazione che di investimenti economici e di approvazione di strumenti tecnici e normativi oggi fa sì che quest’aria possa crescere ancora di più, soprattutto grazie al superamento dei conflitti dei portatori di interesse”.