Successo in Qatar per Chef Ascione: "Gestisco una brigata di 80 persone"
Vasto Dagli esordi con Niko Romito ai viaggi e una lunga e dura gavetta
VASTO. “Ho frequentato il liceo ma poi ho capito che la mia vera vocazione era la cucina. Così ho deciso di iscrivermi alla scuola alberghiera e da lì è iniziata la mia carriera, dapprima in Italia, in strutture alberghiere a 5 stelle, e poi all’estero, in un percorso che mi ha profondamente segnato”.
A parlare è Massimiliano Ascione, chef di origini campane ma vastese d’adozione.
Un riscontro internazionale che parte dall’esperienza particolarmente formativa col maestro Niko Romito a Santo Stefano di Sessanio.
“Dopo il tragico evento del terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009 ho deciso che era il momento di viaggiare. Attualmente sono a Doha, in Qatar, presso il Westin che fa parte della più grande catena alberghiera al mondo ‘Marriott’. Con quest’ultima collaboro da circa 7 anni, tra Dubai, Cina, Malesia e poi, appunto, Qatar. Qui sono Executive Sous-Chef e gestisco varie cucine, tutta la banchettistica e il budget, una brigata, insomma, di 80 Chef”.
Una lunga e faticosa gavetta nonché continui studi ed approfondimenti per andare in favore delle esigenze delle persone. Accontentare gusti, ma anche particolari necessità legate alle tante forme di intolleranza.
Questi gli ingredienti di Massimiliano che racconta: “il Brodetto è stato uno dei piatti che ha segnato la mia professione. Sin da bambino lo cucinavo insieme a mia madre, dopo che con mio padre andavamo direttamente in spiaggia a comperare il pesce appena pescato”.
E ancora: “Fare il cuoco è un lavoro duro che richiede tanto tempo ed abnegazione. Lo puoi fare solo se hai tanta passione, perché altrimenti diventa troppo faticoso. Per esempio spesso capita che veda più i miei colleghi che mia moglie!”.
Sì, perché feste e weekend non esistono e con il Covid le cose si sono complicate: “Ero in Malesia con mia moglie e poi a febbraio 2020 sono tornato da solo in Qatar perché lei, nel frattempo, volva restare ancora un po’ con la sua famiglia. Ma proprio in quel momento è scoppiata la pandemia e non c’è stata possibilità di riunirci. Così siamo stati separati per un anno e 3 mesi”.
Insomma, tanti viaggi per lavoro, compresi quelli in Svizzera, Inghilterra, Giordania e Filippine, “ognuno dei quali mi ha dato qualcosa. A fine maggio riaprirà tutto e tra pochi giorni ripartirò. A Doha si disputerà, inoltre, il Campionato mondiale di calcio 2022 e sarà, dunque, per me una nuova, ennesima, esperienza”, conclude Ascione.