Tribunale: "L'accorpamento con Lanciano è una soluzione, ma Vasto deve mantenere la Procura"
Vasto Melone: “Emendamenti ritirati, ma saranno ripresentati e si valutino altre strade"
VASTO. Settimana intensa per la salvaguardia dei Tribunali minori abruzzesi, ovvero quelli di Vasto, Lanciano, Sulmona e Avezzano. Giovedì un incontro a Roma (Leggi), oggi a Lanciano un sit-in dei Sindaci dell'area frentana (Leggi) e contemporaneamente a Vasto una conferenza per fare il punto della situazione sulla sempre più imminente chiusura.
Erano presenti il Sindaco Francesco Menna, il Presidente del Tribunale di Vasto Bruno Giangiacomo, la deputa del M5s Carmela Grippa e il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Vasto Vittorio Melone.
Quest'ultimo ha affermato: "Gli emendamenti presentati dalle varie forze politiche sono stati ritirati perché è arrivato il parere negativo da parte del Governo nei confronti del 95% degli emendamenti al Decreto riaperture, unito a quello riaperture e proroghe. Questo perché il Governo voleva addirittura mettere la questione di fiducia. E sono stati ritirati anche per evitare che la bocciatura formale potesse impedire la presentazione dei prossimi provvedimenti che potrebbero invece favorirne la discussione. È stata quindi una scelta strategica in vista della predisposizione di un ordine del giorno sottoscritto da tutti i parlamentari abruzzesi e dai capigruppo di tutte le forze politiche a sostegno della richiesta del nostro rinvio e quindi sollecitare il Governo ad inserirlo nei prossimi provvedimenti. Ecco perché tecnicamente sarebbe stato impossibile, una volta avuta la collaborazione del Governo, inserire degli emendamenti già bocciati.
Il risvolto positivo che abbiamo avuto giovedì in Parlamento possibili è stato che tutte le forze politiche si sono dichiarate disponibili a sostenere la nostra battaglia comprendendone il senso anche e soprattutto in questo momento nel quale la chiusura dei Tribunali minori causerebbe la concentrazione di più uffici importanti in uno solo, proprio in un momento delicato come quello della pandemia che è destinato a diventare fenomeno endemico. Altro punto è che si sono resi disponibili a ragionare in modo responsabile su una soluzione e finalmente la politica ha preso atto che questo tempo che chiediamo deve essere comunque investito nell'individuazione di un progetto, come la soluzione alternativa proposta da Vasto e Lanciano cioè di unire i due Tribunali oppure come diceva il presidente del Tribunale definire un unico tribunale provinciale però articolato sulle sedi di Chieti, Lanciano, Vasto e L'Aquila. Di certo il rinvio può essere utile ad una soluzione definitiva che vada nel senso opposto alla chiusura.
Il Sottosegretario Sisto ci ha fatto capire chiaramente che una rivoluzione sulla geografia giudiziaria non si avrà mai e che la situazione non può essere lasciata in questi termini, ma dobbiamo come territorio trovare soluzioni e proposte alternative. La chiusura creerebbe un blocco amministrativo sia negli uffici accorpanti che in quelli da accorpare. In un momento in cui il Governo sta lavorando per l’efficientamento della Giustizia è assurdo bloccare per quasi due anni sei Tribunali in un distretto che nonostante il blocco della pandemia e tutte le difficoltà è uno dei migliori d'Italia in termini di produttività perché i tribunali abruzzesi e in particolar modo quelli minori non si sono mai fermati se non quando la legge lo ha stabilito."
La deputata Carmela Grippa ha rimarcato ancora una volta come sia importante fare gioco di squadra e come questa sia una battaglia che non ha un colore politico: "Se sarà necessario portare avanti un emendamento di qualsiasi altra forza politica lo si farà con l'unico intento di salvare i presidi abruzzesi. No a campanilismi. Nella prima occasione possibile sarà ripresentato un emendamento, non importa chi sia il primo firmatario, è importante ottenere che non abbia pareri negativi dal Ministero".
Il Sindaco Francesco Menna si è espresso così: "Giovedì scorso nell'incontro con i parlamentari a Roma, insieme ai sindaci di Lanciano, Sulmona e Avezzano, ai Presidenti della Provincia di Chieti, dell'Aquila e ai Presidenti dell' ordine degli avvocati sono state evidenziate tutte le criticità che possono derivare dalla soppressione dei Tribunali minori, indispensabili presidi di legalità. Dalla difficoltà di tanti cittadini costretti a lunghi percorsi per i giudizi, alla carenza di personale e sedi idonee per accorpare i carichi di lavoro, la vicinanza con regioni ad alto rischio di infiltrazioni malavitose, unitamente a una ancora scarsa ripresa economica derivante dalla condizione pandemica. Come Sindaco di Vasto continuerò pertanto a sostenere ogni iniziativa utile e necessaria a salvare il Tribunale.
Fatti concreti finalizzati alla salvaguardia non solo del Tribunale della mia Città che rappresenta un indispensabile presidio per combattere le infiltrazioni criminali, ma anche degli altri Tribunali di Avezzano, Lanciano e Sulmona. Ringrazio i parlamentari per il proficuo interessamento e per il grande lavoro che stanno mettendo in campo su una vicenda importante. Il loro supporto e appoggio è fondamentale e decisivo perché la chiusura dei Tribunali minori comporterebbe un grande danno in termini di legalità e sicurezza."
Le conclusioni sono statte affidate al Presidente Bruno Gianciacomo che tra le opzioni ha parlato di possibile accorpamento tra Vasto e Lanciano o la realizzazione di un presidio di area: "Bisogna ottenere la proroga e con il tempo che si ottiene trovare una soluzione definitiva da parte della politica. Tra le strade possibili c'è quella dell'accorpamento Vasto-Lanciano, con Lanciano sede civile e Vasto sede Penale con il mantenimento della Procura."
LA DIRETTA VIDEO: