“Gemellare Vasto e Parma”: una proposta dalla valenza storica e turistica

personaggi in comune lun 07 giugno 2021
Attualità di Lea Di Scipio
2min
Vasto e il suo centro storico nelle suggestive immagini di Vladic Ciccotosto ©Antonio Nunno
Vasto e il suo centro storico nelle suggestive immagini di Vladic Ciccotosto ©Antonio Nunno

VASTO. “Ho avanzato già da tempo la proposta di un possibile gemellaggio tra le Parma, dove risiedo, e Vasto, dove ho una casa vacanza da anni.  Ci sono ben due personaggi che accomunano la storia dei due centri: Riccio da Parma e Antonio Cieri”.

A contattare la nostra redazione è Antonio Nunno che sulla Gazzetta dell'Emilia parla dell’iniziativa in ben due articoli.

In uno viene riportato quanto segue (Leggi):“Al momento l’idea del gemellaggio è allo stato embrionale. Da una parte Parma, città d’arte, di musica e di teatro, nonché famosa al mondo per la sua gastronomia, dall'altra Vasto, splendida cittadina di 40.000 abitanti, affacciata sul cosiddetto ‘Golfo  d’Oro’ dell’omonima marina, lungo la Costa dei Trabocchi, di origine più che millenaria con importanti chiese, palazzi, torri e fortificazioni. Entrambe vantano eccellenze enogastronomiche rinomate per i prodotti agricoli, vinicoli e caseari, come ad esempio: parmigiano, prosciutto e lambrusco per il primo e caprino, caciocavallo, ventricina vastese e trebbiano per il secondo”.

E ancora Nunno spiega: “Passeggiando a Vasto, da piazza Rossetti e dirigendoci verso la Cattedrale di San Giuseppe, con il suo portale e rosone trecenteschi, imbocchiamo il corso Riccio De Parma, intestato a uno dei cavalieri italiani che presero parte alla Disfida di Barletta del 13 febbraio 1503, una fra le più epiche disfide della storia, che vide di fronte tredici cavalieri francesi e altrettanti italiani. Tra questi ultimi, si distinse per valore e coraggio proprio Riccio de Parma, originario probabilmente di Soragna, comune della bassa parmense che, successivamente al combattimento, si fermò nel territorio vastese, dove da documenti dell’epoca si trovano tracce di matrimoni e possedimenti relativi al casato”.

Nel secondo, invece, racconta la storia dell’anarchico Antonio Cieri: Nato a Vasto nel 1898, è stato, insieme a Guido Picelli, una delle figure più importanti delle Barricate del 1922, i cosiddetti ‘Fatti di Parma’. L’espressione evoca l’assedio degli squadristi fascisti, sotto il comando di Roberto Farinacci e poi di Italo Balbo, alla città di Parma, nei quartieri Oltretorrente, Naviglio e Saffi, in cui si trovavano asserragliati gli Arditi del popolo e altre formazioni di difesa proletarie, con grande partecipazione di massa, a partire dai primi giorni dell’agosto 1922”.

Lasciamo l’approfondimento di quest’altra figura al secondo lavoro di Nunno (Leggi), il quale conclude dicendo: Sarebbe una buona occasione per il Comune di Vasto far emergere questi particolari, per darne la giusta rilevanza non solo storica ma anche per la valenza turistica che ne deriverebbe. Ho interessato tramite un assessore vastese anche il Sindaco della città rivierasca insieme al portavoce del Sindaco parmigiano Pizzarotti”.

 

 

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