"Nel periodo estivo siamo in piena crisi: abbiamo bisogno di donatori di sangue"
Vasto Antonio Pietroniro, presidente della sezione Michele Spadaccini dell'Avis comunale di Vasto
VASTO. “All’inizio si pensava che ci sarebbe stato un calo totale delle donazioni, dato che molti avevano anche paura di raggiungere il centro di raccolta. Per fortuna, però, grazie anche ai media siamo riusciti a far capire che le operazioni si sarebbero svolte in totale sicurezza, con una accesso esterno e diverso da quello dell’ospedale”.
Così spiega Antonio Pietroniro, presidente della sezione Michele Spadaccini dell'Avis comunale di Vasto.
Secondo alcune stime ufficiali l’età media dei donatori ha subito un colpo al rialzo. Pochi, dunque, i giovani che si mettono a disposizione di questo servizio utile se non assolutamente necessario per la comunità.
“L’età media si è alzata e la maggior parte sono vecchi donatori. Molti ragazzi di oggi hanno problemi fisici o fanno abuso di alcol o altre sostanze. Inoltre siamo stati anche penalizzati per il fatto che le scuole sono state chiuse per diversi periodi a causa della pandemia. Sono saltate le occasioni di sensibilizzazione che solitamente svolgiamo anche all’interno degli Istituti”.
Si possono però, grazie a questo servizio, salvare tante vite. Ecco l’appello finale: “In una città di mare, costeggiata da una delle due più importanti autostrade del Paese, nel periodo estivo siamo in piena crisi, tra incidenti in mare, stradali e domestici, o interventi chirurgici di routine o di emergenza che hanno bisogno di sangue. Donatore si può diventare dai 18 anni e se si pesa più di 50 chili. Chiunque è interessato ci può contattare tramite il nostro sito o la pagina Facebook e Instagram dove ci sono i recapiti telefonici per ricevere tutte le informazioni che servono. Le donne possono donare due volte l’anno il sangue intero e al massimo 10 volte il plasma, gli uomini 4 volte l’anno il sangue intero e 10 il plasma. Abbiamo necessità di tutti i gruppi sanguigni e molto sangue dei gruppi più comuni vengono mandati a delle ditte che preparano armaci salvavita, soprattutto per chi è affetto da malattie ematologiche”.