Al via il concorso per gli anniversari del maestro Carlo d’Aloisio da Vasto
VASTO. Oggi sabato 23 ottobre, presso l'auditorium del liceo artistico “Pantini-Pudente” di Vasto, si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto civico “Gli Abruzzi, gli abruzzesi “, nel quale si vuole raccontare qualcosa di speciale: il paesaggio abruzzese contemporaneo. Al fine di arrivare a ciò, si sta cercando di ricorrere ad un concorso da proporre agli studenti, per la realizzazione del logo celebrativo per il 50° anno dalla morte e 130° dalla nascita del Maestro Carlo d’Aloisio da Vasto(1892-1971).
L'evento ha avuto inizio alle 10:00 ed ha visto l'intervento prima dei rappresentanti del comitato promotore dell'iniziativa come: Carlo d’Aloisio Mayo (nipote omonimo del Maestro), presidente dell’Associazione Culturale “Archivio del Maestro Carlo d’Aloisio da Vasto” il quale ha pensato di illustrare così le finalità del percorso progettuale dal titolo “Gli Abruzzi, gli Abruzzesi ”: “ Tre sono gli scopi che ci prefiggiamo: il coinvolgimento diretto della comunità vastese ed abruzzese nella valorizzazione delle opere del Maestro dedicate al territorio, il consolidamento del rapporto identitario tra i cittadini abruzzesi e il patrimonio artistico culturale che la nostra regione riesce ad offrire ed ,infine, la volontà di far emergere il patrimonio alle volte nascosto dell'artista, così da consentire la sua riscoperta ed esposizione in mostre “.
In seguito sono intervenuti per dei saluti Alfredo Bontempo, presidente del Comitato “Premio Vasto” d’Arte Contemporanea, e Mercurio Saraceni, presidente della Pro Loco della Città del Vasto.
Le prime parole sono spettate alla dottoressa Paola Di Felice, già direttrice del Polo Museale di Teramo, che ha accennato alcune caratteristiche peculiari del protagonista, che sono state in seguito approfondite: “ Il Maestro è stato un artista eclettico e innovatore nel campo editoriale , museologico e pittorico. Egli ha saputo ben raccogliere l’eredità di molti artisti abruzzesi che hanno ritratto e descritto la nostra terra, culla di grandi suggestioni culturali e paesaggistiche” . Si è poi rivolta agli studenti presenti: “ Mi raccomando studiate questo nostro paesaggio culturale, fatelo vostro e trasmettetelo! “ .
Successivamente è stato il turno della professoressa Daniela Madonna, curatrice e storica dell’arte, segretaria del Comitato Premio Vasto, che si è occupata di approfondire il profilo poliedrico di Carlo d’Aloisio.
Ella infatti così ha dichiarato: “ Ispettore all' Antichità e Belle Arti nella capitale, conservatore al Museo di Roma e direttore della Galleria Comunale d'arte moderna a Palazzo Braschi: sono questi alcuni degli incarichi che furono affidati al maestro, dopo che gli furono riconosciute le sue doti in campo pittorico, xilografico ed in particolare saggistico con l’opera intitolata “ L’Almanacco degli artisti “.
L'autore nasce a Vasto nel 1892 e già dalla sua tenera età, si avvicina all'arte da autodidatta, approfondendo tecniche, con cui riesce a compiere lavori personali nell’incisione e nella pittura.
“Già dall'appellativo “da Vasto” , c'è un richiamo alla nomenclatura medievale, che evidenzia la volontà di rimarcare la sua origine geografica, provinciale, in un contesto più ampio, per via delle grandi città in cui è stato ”, così ha dichiarato la professoressa nel suo discorso.
In ambito pittorico diversi sono stati gli estimatori delle sue opere, prima ricchi di toni di colore pacati che poi con gli anni diventano più accesi e marcati: da Carlo Carrà ad Attilio Crespi, fino a giungere a Walter Trillini. Secondo diversi critici d’Aloisio si pose l'obiettivo del ringiovanimento dell'arte, il quale deve realizzarsi tramite la fiducia alle nuove correnti culturali, l'appagamento del bisogno di un ordine architettonico e la volontà di rappresentare, in maniera libera e spensierata, l'essenza stessa della natura abruzzese, di cui aveva grande nostalgia, che riesce quasi ad interiorizzare.
Tra alcuni dei suoi dipinti a tela ed ad acquerello ricordiamo: “Pellegrini” (1920) ,” Golfo di Vasto” (1929), “Sull’Adriatico” (1955) e “Contadina con colomba“ (1920). La professoressa poi ha aggiunto: “ In ambito xilografico, sua altra grande dote in cui eccelse, troviamo opere che appartengono al genere abruzzese dell’ Arazzo, incisioni sul tema della Grande Guerra e illustrazioni e decorazioni di libri, pubblicati da case editrici come Carabba e Mondadori” .
Nel campo saggistico la sua opera più famosa risulta essere “ L'Almanacco degli artisti”, in cui è riuscito a sintetizzare personaggi, luoghi ed eventi dell'arte italiana tra il 1930 e il 1933. La docente Madonna ha precisato: “ Quest’ opera è stata realizzata grazie soprattutto al contributo di molti artisti ed intellettuali.” Infatti in essa vengono rappresentati monumenti e movimenti dell'arte intellettuale come: il “ Futurismo” , con Tommaso Marinetti, “Novecento” , con Bontempelli, “Fronte” e “Beltempo”.
Molti periodici, che compaiono nella scena artistica, riflettono la diatriba tra l'attivismo e l'isolamento in Italia durante il periodo fascista. Non mancano elementi artistici come l'architettura, con le pagine di Alberto Sartoris, ed artisti che hanno operato in quegli anni, nella cosiddetta “Scuola romana”, di cui d’Aloisio è stato un precursore e poi membro, come Spadini e Cambellotti.
A conclusione dell'evento, è intervenuta la dirigente del polo liceale “Pantini- Pudente”, Anna Orsatti, che ha illustrato agli studenti come partecipare al concorso per la creazione del logo: “ Potrete utilizzare lo stile a mano libera e digitale, che sia con colore o monocromatico, su un foglio di cartoncino. Mi raccomando bisogna essere originali, creativi e produttivi di un elaborato che rispecchi le caratteristiche dell'autore. Il 15 novembre sarà il termine ultimo per la consegna dei lavori “ ed ha poi ricordato che la premiazione dei lavori dei primi tre studenti classificati, avverrà in occasione dell'evento commemorativo dei futuri 50 anni dalla morte del Maestro che si terrà domenica 21 novembre presso il Palazzo d’Avalos.