Variante Ss16: "Non sappiamo se il problema siano i fondi, Anas dialoghi con la città"
VASTO. "All'Anas diremo che non si può fare una variante che imbruttisce Vasto e, inoltre, progetti vanno discussi e condivisi con la città. Così come è stata concepita è un peccato mortale che ne deturpa la bellezza".
A tuonare è il sindaco Francesco Menna e oggi se ne tornerà a parlare in Consiglio comunale.
Un punto all'ordine del giorno che mette tutti d'accordo: no all'imbruttimento della città, opera che peraltro arrecherebbe danni ingenti ad un costone noto alle cronache per essere franoso, poiché già interessato dalla tragedia del 1956 che ha portato giù parte della balconata orientale, dalla Loggia Amblingh fino a San Michele.
Una opposizione abbracciata da tutti, pur nella consapevolezza che si tratta di un'opera strategica e che, però, va affrontata secondo criteri di rispetto per l'ambiente e i cittadini.
"C'è il progetto del 2019 che ci ha tenuti tutti uniti e laddove non sia possibile realizzare questo, vorremmo capire da Anas quale potrebbe essere un'alternativa che mette tutti d'accordo, quella cosiddetta variante del sorriso che vogliamo condividere con i cittadini. Non sappiamo se il problema vero siano i fondi e le risorse, non conosciamo i progetti. Dobbiamo con sederci a un tavolo per dialogare e so che attualmente non siamo ancora in grado di farlo perché in realtà questi progetti non ci sono, ma c'è un'attività di studio e di analisi. Ho già chiesto ad Anas di essere convocato non appena si saprà quali sono queste possibilità da proporre alla città. E non appena questo accadrà bisognerà convocare un convegno con i tecnici dell'ente, i quali in diretta social dovranno spiegarli a tutti i cittadini, nella consapevolezza che noi saremo sempre in disaccordo con tutte quelle idee che implicano un deturpamento, come quello di passare con i mezzi pesanti sotto Palazzo d'Avalos. Abbiamo già con gli uffici competenti confezionato una delibera, demandata agli uffici legali per cercare di capire cosa sta succedendo.
E' comunque un'opera sicuramente strategica per il territorio e quindi, laddove si troverà una soluzione migliore per tutti, si consentirà a Vasto Marina di diventare la più grande autostrada del mare. Si accorcerebbe notevolmente il tempo di trasportistica dei materiali, favorendo l'impresa e il lavoro, soprattutto spostando i mezzi pesanti dentro un sistema che lascerà alle macchine di essere più libera e serenità nel viaggiare in sicurezza lungo la statale, diminuendo anche l'incidentalità che è un altro dei grandi problemi. Mi riferisco soprattutto a quella mortale che ogni anno fa registrare diverse vittime, anche se oggi in maniera minore rispetto ad altri periodi storici, ma quando si ritornerà alla completa normalità anche questo dato tornerà a salire".