Partiti i primi ucraini per le vaccinazioni: "Ringraziamo i volontari della Protezione civile"
Vasto "I nostri uomini sono rimasti a combattere. Io ho lasciato Kiev e non so quando tornerò"
VASTO. In 10 sono partiti stamani per la prima tranche di vaccinazioni a Lanciano (Leggi).
Ad accompagnare i profughi ucraini ospitati in città sono stati i volontari della Protezione civile, sempre in prima linea anche in questa emergenza, dopo più di due anni di impegno sul fronte della pandemia e che a tutt'oggi continua indefesso.
Due auto sono partite intorno alle 9 dopo le registrazioni del caso.
"Siamo a disposizione anche per questa necessità ed è stata una vera emozione per noi dare una mano a queste persone che ora hanno bisogno più che mai del nostro sostegno", spiega il presidente del Gruppo, Eustachio Frangione.
E un sentimento di gratitudine si è sollevato nelle parole delle donne che accompagnano anche i propri figli: "In questo modo mia nipote potrà frequentare la scuola serenamente e trovare degli amici che possano aiutarla a distrarsi e a darle un'idea di normalità", spiega nonna Nadia.
E quest'ultima aggiunge: "Quando sentiamo gli aerei volare o i camion ci torna addosso la paura perché il ricordo dei rumori della guerra torna a vivere".
E molte di loro aggiungono: "I nostri uomini sono rimasti a combattere. Io ho lasciato Kiev - racconta in particolare Julia - e sono venuta con i miei tre figli. Non so quando tornerò né come sarà questo ritorno. Siamo fiduciosi, ma anche molto preoccupati"