La fuga dalla guerra di Alona: "Spero che l'arrivo a Vasto diventi una opportunità"
Vasto "Mi auguro di tornare presto in Ucraina e che la guerra finisca il prima possibile"
VASTO. Alona è una studentessa ucraina fuggita dalla guerra e che ha scelto di fermarsi a Vasto. Ha lasciato la sua città da circa un mese, prima andando in treno e autobus in Polonia e poi arrivando in Italia a Roma in aereo e infine a Vasto.
Ha scelto la nostra città perché la sua compagna di viaggio Tania, anche lei studentessa ma di 21 anni, ha qui la madre che lavora da anni.
La 19enne è al secondo anno di lingue, studia per diventare interprete e vede nell'arrivo in Italia una opportunità: "Spero che questa esperienza possa servirmi in futuro, io e Tania stiamo studiando l'italiano da quando siamo arrivate. E' un modo per non pensare e per tenerci impegnate e che magari ci sarà utile. Dispiace aver dovuto lasciare la famiglia e gli amici all'improvviso, la nostra vita è in Ucraina. Mi auguro di tornare presto a casa e che la guerra finisca il prima possibile".
La ragazza ci ha raccontato del difficile viaggio per lasciare il suo paese: "Abbiamo lasciato la nostra città con l'arrivo dei russi nella vicina Zaporizhzhia, dove c'è la centrale nucleare. Scoppiata la guerra tutti volevano fuggire per salire sui treni e sugli autobus, le stazioni erano piene di persone. Un mare di donne e bambini. Al confine della Polonia abbiamo trovato degli angeli che ci hanno aiutato, i volontari sono stati eccezionali".
Dopo essere arrivata a Vasto dice: "Abbiamo preso il Covid, ma senza grandi conseguenze. Dopo una settimana eravamo negative. Siamo ospiti del San Francesco insieme ad altre 12 persone, tutte donne e bambini, oltre ad un anziano."
Sulla sua voglia di tornare a casa e sul conflitto afferma: "E' una guerra ingiusta, fa male quello che sta accadendo. La mia famiglia è rimasta lì, tutti i giorni ci sentiamo. Prego per loro sempre".