Professionalità ed umanità: il ruolo chiave degli infermieri e il loro coraggio nella pandemia
Vasto Dopo due anni è tornato in Piazza Diomede lo stand per il controllo della glicemia e della pressione
VASTO. "Dopo due anni siamo finalmente in piazza a celebrare la giornata mondiale dell'Infermiere. Gli studenti non vedevano l'ora di tornare dopo questa pandemia, due anni difficili anche rispetto al tirocinio che hanno svolto in ospedale. Finalmente ci stiamo riaffacciando ad una quasi normalità e con questa iniziativa di stamattina scriviamo una pagina di questo cambiamento. Vogliamo oggi con la nostra presenza far capire l'importanza a livello sanitario della nostra professionalità con la grande mano che diamo all'equipe assistenziale. A livello nazionale stiamo aspettando ancora il vero riconoscimento che dovrebbe accompagnare il nostro impegno quotidiano".
Cosi dichiara la dottoressa Luciana Potalivo, responsabile del Polo formativo di Vasto del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche.
E insieme a lei tanti i giovani infermieri che stamani hanno rilevato la glicemia e la pressione gratuitamente ai tanti cittadini che si sono rivolti allo stand di Piazza Diomede, nonché dato informazioni utili.
Valentina, Nicolas e Ilaria, i primi due al terzo anno di infermieristica e l'ultima neo laureata hanno supportato queste operazioni e hanno raccontato alla nostra redazione le difficoltà di questi anni che "hanno rafforzato la nostra convinzione nello svolgere questo lavoro, capendo la valenza del ruolo professionale e umano", hanno così commentato.
E l'assessore Nicola Della Gatta aggiunge: "I nostri infermieri sono un presidio irrinunciabile per la nostra vita di comunità. E la pandemia ci ha dato una consapevolezza maggiore di questa loro indispensabilità: in questi mesi la dedizione e l'impegno delle infermiere e degli infermieri, oltre che di tutto il personale sanitario, sono stati testimonianza non solo di dedizione al proprio lavoro, ma di passione civica. Dall'oggi al domani ci si è ritrovati in un'emergenza sanitaria e questi lavoratori hanno dovuto mettere da parte tutto: famiglia, affetti, tempo libero e passioni per assicurare i servizi di prevenzione e di cura, sempre in prima linea. Meritano, per questo, la gratitudine di noi tutti e l'attenzione continua delle Istituzioni".
