Il 20esimo viaggio della solidarietà in Sri Lanka di Ottavio Antenucci
VASTO. Sul calendario la data del 7 gennaio 2002 è segnata come quella del primo viaggia in Sri Lanka. E ora il 2 giugno sarà quella del 20esimo, ma sarebbe stato il 21esimo se nel 2021 la pandemia non lo avesse fermato.
Ottavio Antenucci sta in questi giorni preparando la sua speciale valigia da presidente di "Vita e Solidarietà".
Quest'ultima è l'associazione da lui fondata per portare aiuto in Africa e Asia. Stavolta tornerà nell'isola a sud dell'India dove grazie agli aiuti che con la sua operosità e quella dei volontari è riuscito a costruire quattro asili, circa 10 pozzi e a tirare su le missioni dove svolgono le attività due congregazioni di suore.
"Dal 2009, a seguito della pace conquistata dopo anni di guerra civile e una economia risollevatola grazie al turismo, lo Sri Lanka è tornato gravemente a soffrire a causa del Covid. Direttamente perché per via delle conseguenze della guerra sta vivendo una carenza energetica tale che neanche gli autobus di linea funzionano. Indirettamente perché gli aiuti di quanti che sono emigranti all'estero non riescono più come prima ad arrivare poiché tutto il mondo soffre per la mancanza di lavoro e del rincaro dei prezzi", spiega Antenucci.
E allora, nonostante le forti criticità che lo attendono, il presidente partirà per incontrare i ragazzi che stanno frequentando le scuola grazie alle adozioni a distanza incentivate dall'associazione vastese: "Viaggeró per il paese con l'aiuto di una suora cingalese che conosce varie lingue compreso il talim che si parla soprattutto nel nord. Un viaggio di 15 giorni in cui avrò modo di parlare con i giovani che ormai sono da tempo affezionati e che non vedono l'ora di incontrarmi, così come me. Sarà difficile muoversi perché il gasolio è difficile da reperire ma farò in modo di trovare delle soluzioni", conclude Antenucci.