Civeta: "Ridare al territorio la governance dell'impianto per un servizio efficiente"
CUPELLO. "Abbiamo avviato un processo di trasformazione previa modifica della normativa 36 del 2013 che ha ridato i termini ai Comuni, proprietari del Civeta, di trasformarsi in una società di capitali. Questo potrà consentirci per un verso di prevenire che questa impiantistica finisca in comodato gratuito al futuro concessionario, che vedrà l'affidamento del servizio da parte di Agir, per l'altro di immaginare, da soli o con altri partner, l'affidamento in House. Sarà un processo di trasformazione importante che non da ultimo consentirà ai Comuni di riassumere la governance del consorzio".
A parlare è Manuele Marcovecchio, consigliere comunale e regionale, nonché presidente della seconda commissione terriotorio ambiente Regione Abruzzo, che ha presieduto la conferenza stampa svoltasi oggi presso l'Aula Consiliare del Comune di Cupello.
"Perdere questa possibilità significherebbe smarrire perdere un polo tecnologico su cui questo territorio ha puntato negli anni. L'appello, dunque, è alla classe dirigente locale di far sintesi e assieme valorizzare un servizio di igiene urbana efficiente, con l'obiettivo di contenere le tariffe".
Un incontro finalizzato, dunque, a "dare contezza e rispondere a chi parla di silenzi imbarazzanti, nonché a fare il punto su quanto è stato fatto dall'Amministrazione comunale e regionale", ha detto il sindaco Graziana Di Florio.
Già fortemente contrari a qualsiasi forma di commissariamento "perché i territori devono prendere in mano il polo insieme alla responsabilità sull'indirizzo da dargli", sottolineano al tavolo, il sindaco Di Florio e l'assessore Oreste Di Francesco, con delega all'Ambiente, sottolineano la propria "contrarietà alla costruzione del megaimpianto per produrre biometano da scarti agricoli a Monteodorisio".
"Invitiamo gli altri Sindaci a fare più squadra. Il Civeta lo abbiamo ereditato ed è sul nostro territorio dagli anni '80. Ora col Pnrr c'è concreta possibilità di potenziamento e non c'è bisogno che venga realizzata un'altra struttura in un altro posto, peraltro a pochi metri da quello già esistente", concludono.