Viaggio in due discariche abusive a cielo aperto a Vasto
VASTO. Pannolini, teli di plastica, interi mobili, elettrodomestici, calcinacci, frigoriferi, mobili enormi, sacchi neri colmi di indifferenziata urbana, oggetti metallici e di plastica di ogni dimensione e tanti altri generi di rifiuti, perfino nani da giardino.
Questo è quanto abbiamo documentato scortati dagli ispettori ambientali comunali andando a visitare due luoghi non molto distanti dalla città ma che si prestano alla perfezione alle mani illecite.
La prima si trova in Contrada Zimarino, una strada divenuta senza uscita a seguito della chiusura del vecchio imbocco sulla statale 16, la seconda è senza nome ed interseca via San Lorenzo, a circa un chilometro dalla chiesa del Martire, direzione nord est. La prima è alle porte della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, mentre la seconda volge nella direzione del fiume Sinello.
A segnalarci le due enormi discariche abusive a cielo aperto i nostri lettori e tanti sono anche i cittadini che si mettono in contatto con la Protezione civile.
Oltre che dal punto di vista del decoro, le discariche illegali hanno un impatto negativo su piante e animali che si trovano nelle adiacenze, minacciando la qualità dell'acqua, del suolo e dell'aria, nonché della salute umana. Molto spesso attraggono la fauna selvatica compresi i cinghiali i cui avvistamenti sono ormai all'ordine del giorno e senza orario.
“E’ una situazione indecente, qui abbiamo terreni privati che veniamo a coltivare e curare. C’è gente che non si scomoda nemmeno a scendere dall’auto e pratica il lancio dal finestrino di buste colme di bottiglie e lerciume di ogni genere”, denuncia un agricoltore che passa proprio durante il nostro intervento a San Lorenzo.
I rifiuti rinvenuti giacciono sul ciglio di queste strade ma occupano anche le scarpate sottostanti andando ormai ad inglobare la vegetazione circostante e divenendo, perciò, anche più difficili da recuperare.
“A Vasto abbiamo un'isola ecologica che agevola al corretto smaltimento dei rifiuti e non ci sono scusanti che tengano". Ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Vasto Gabriele Barisano in una nostra precedente intervista (Leggi).
Abbiamo girato la questione anche a Nicholas Tomeo, portavoce del Forum Civico Ecologista che così si è espresso:
“Il problema è annoso e ce lo portiamo dietro da tanti anni a testimonianza della carenza di risorse per un controllo capillare.
Chiediamo la collaborazione di tutte le istituzioni perché diventi reale e fattivo
nonché un immediato smantellamento di tutte le discariche per un ripristino ambientale immediato, per cui sarebbe necessaria una mappatura di tutte le discariche e un censimento dei materiali trovati”.