"Lo Sport abbatte le barriere: accresce autostima e inclusione sociale"

Seminari mar 20 settembre 2022
Attualità di La Redazione
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"Lo Sport abbatte le barriere: accresce autostima e inclusione sociale" ©Vastoweb.com
"Lo Sport abbatte le barriere: accresce autostima e inclusione sociale" ©Vastoweb.com

VASTO. "L'obiettivo che ci eravamo prefissati all'inizio di questo progetto era quello di creare una rete tra le varie associazioni che hanno partecipato, mettendo al centro lo sport come veicolo di sviluppo positivo, di inclusione e socializzazione per i giovani. 

Ci avviciniamo alla conclusione e possiamo affermare che è stato raggiunto grazie ad un lavoro di squadra, proprio come si fa nello sport: si vince quando si gioca insieme per raggiungere lo stesso traguardo". 

Così commenta il sindaco di Monteodorisio Catia Di Fabio a margine del seminario "Sport e disabilità come strumento di potenziamento dell'autostima"

Quest'ultimo si è svolto domenica presso l'Auditorium "Sordello da Goito" a Monteodorisio, quale evento relativo al progetto "Diamoci una mossa!", finanziato dalla Regione Abruzzo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché nato nell'ambito del programma "Giovani 2020". 

La progettista Luigia Belli ha sottolineato: "Questa iniziativa sensibilizza i giovani dell'Altovastese alla pratica sportiva intesa come paideia ovvero come un’educazione al benessere psicofisico e come strumento di inclusione. L'Ecad ha attivato collaborazioni e sinergie anche con altre organizzazioni del territorio e, tra gli altri appuntamenti, sabato 24 ci sarà una dimostrazione di Muay Thai a Carunchio. La sinergia con Anffas, nello specifico, nasce per promuovere sul nostro territorio una cultura dello sport per tutti, attraverso il presente seminario e l'organizzazione di laboratori di motricità e di fresbee rivolti a giovani con disabilità che veicolino i valori della partecipazione e dell’inclusione e sensibilizzino tutti i giovani ad uno stile di vita sano".

Sono intervenute al seminario la presidente Anffas Paola Mucciconi, le professioniste Marilena Pedrinazzi, logopedista e terapista della riabilitazione globale, Catia Tinari, consulente educativa, e Roberta Bellano, docente di sostegno e attività motoria. 

"In associazione Anffas - spinge Tinari - è sempre stato un elemento fondamentale perché contribuisce notevolmente a migliorare le abilità motorie. È altresì un momento importante in quanto esperienza personale, relazionale, sociale, pilastro per l'aspetto cognitivo soprattutto nei bambini piccoli. 

Aiuta nelle autonomie, nel muoversi negli spazi, oltre ad essere occasione di condivisione con i compagni di attività e con gli avversari. Conferisce il senso del rigore e l'importanza di seguire le regole,  attraverso il riconoscimento dei ruoli, dell' educatore o dell'allenatore.

Inoltre, nel migliorare le autonomie, nell'organizzazione delle attività, permette di aumentare l'autostima a piccoli passi, superare anche i propri limiti mentali. 

Ogni obiettivo, ogni chilometro o traguardo raggiunto, aumenta l'autostima, la soddisfazione di aver un ostacolo superato, e aver creduto in se stessi, oltre che nella squadra, se parliamo di sport in squadra.

In maniera indiretta permette di superare i pregiudizi. 

Agisce sulla sfera delle emozioni, nel gestire rabbia, mantenere la concentrazione e dosare ansia ed entusiasmo.

Un allenamento costante permette di migliorare l'aspetto fisico, relazionale o ogni volta raggiungere obiettivi e prefissarne altri. Lo sport è opportunità di condividere, di mettersi in gioco mettendo a nudo le proprie difficoltà e le disabilità, potenziando tutte le altre capacità.

Diventare coach di se stessi grazie al lavoro svolto e accrescimento dell'autostima.

Ogni traguardo abbatte una barriera culturale e mentale superata e ogni volta un obbiettivo raggiunto, altro da raggiungere.

Lo sport è vita oltre le difficoltà sensorialità, motorie è lavoro di squadra e coordinazione e stima nei confronti dei compagni e autostima per ogni gare affrontata e superata. 

È opportunità di socializzare, relazionare e apre la mente e nuove forme di intelligenza emotiva. 

Concludo con la frase di Alex Zanardi che recita 'la vita è sempre degna di essere vissuta e lo sport dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni'".

E la docente Roberta Bellano ha detto: "Il nostro progetto ha avuto come obiettivo primario quello di approcciare il beach volley in modo 'servizievole', rendendone i fondamentali fruibili dai nostri ragazzi, spogliandoli di orpelli tecnici che potevano essere un ostacolo insormontabile. Il volley è stato il mezzo per stare insieme, per realizzare un momento di aggregazione alla base di una reale e fattiva inclusione. L’esperienza maturata dai bambini e ragazzi dell’Anffas ci auspichiamo diventi spendibile anche in contesti diversi da quelli della spiaggia, magari durante le ore di motoria a scuola, in occasioni di gite o vacanze dove questo sport può essere il mezzo per avvicinarsi ad altri ragazzi e fare nuove conoscenze. 

Il lavoro proposto ha visto l’utilizzo della metodologia, oggi più consigliata dalle neuroscienze, quella de 'la didattica per emozioni'. Attraverso questo approccio si è fatta attenzione alle emozioni che hanno accompagnato ogni momento dell’apprendimento e del gioco. La paura della novità, del non essere capace, è stata accolta dagli insegnanti e dagli operatori che l’hanno tramutata in curiosità e sfida dei nostri limiti, grazie alla personalizzazione degli esercizi, facilitandoli il più possibile fino a renderli affrontabili da ciascuno. Si è realizzato un cambiamento nel modo di percepire l’errore, non più elemento di sconfitta, ma strumento necessario per imparare. L’adulto è diventato l’alleato del ragazzo in questo cammino, dimostrando che tutto è possibile con pazienza, dedizione, a volte anche sopportando la fatica. 

In sintesi più l’esperienza sarà stata intrisa di sensazioni positive più traccerà in modo significativo le memorie, garantendo così il successo formativo, ma soprattutto il senso di autostima ed autoefficacia. L’esperienza motoria potrà così avere ricadute importantissime sullo sviluppo globale dell’individuo e con riscontri anche negli ambiti dell’autonomia, socializzazione e apprendimenti scolastici".

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