Al Tribunale di Vasto due nuovi magistrati: sono Silvia Di Nunzio e Maria Elena Faleschini
Vasto "Una notizia che fa ben sperare sulle sorti del nostro Tribunale"
VASTO. “Il fatto che la magistratura sia al completo dell’organico sia nel settore giudicante che requirente consente al Tribunale di funzionare e fa ben sperare per il futuro. Auguro alle nuove risorse un buon lavoro e di affrontare questa funzione con un’adeguata motivazione. Essa non è mero esercizio di un potere, ma di una funzione rivolta a dei cittadini e bisogna tenerlo presente sotto il profilo della qualità del lavoro, della quantità e celerità, senza dimenticare la necessaria riflessione su ciò che si deve fare”.
Con queste parole il presidente Bruno Giangiacomo stamani ha accolto ufficialmente Silvia Di Nunzio, nuovo sostituto alla Procura della Repubblica, e Maria Elena Faleschini, magistrato per il tribunale.
Il Consiglio superiore della magistratura le ha nominate in sostituzione del giudice Prisca Picalarga e del sostituto procuratore Michele Pecoraro.
Sono dieci ora le toghe vastesi e il completamento dell’organico lascia ben sperare sul futuro del presidio abruzzese minore. Tre attualmente i magistrati inquirenti in Procura, insieme al procuratore capo Giampiero Di Florio e al pm Vincenzo Chirico, e sette in Tribunale, con il presidente uscente Bruno Giangiacomo e i giudici Fabrizio Pasquale, Anna Rosa Capuozzo, Stefania Izzi, Elisa Ciabattoni e Silvia Lubrano.
Presenti alla cerimonia il pm Chirico, il presidente dell’Ordine degli Avvocati Vittorio Melone e il vicesindaco Felicia Fioravante.
Quest’ultima ha detto: “Siamo costantemente impegnati per la salvaguardia del presidio. Questa sera stessa saremo presenti alla riunione di tutti i sindaci del territorio per cercare nuove strategie per addivenire ad una soluzione proficua per il territorio”.
Nessuna novità sostanziale, dunque. La chiusura del presidio vastese è prevista a decorrere dal 1° gennaio 2024 e di conseguenza il Csm non nominerà per ora il nuovo presidente del Tribunale, né il procuratore capo della Repubblica, la cui funzione scade a febbraio del prossimo anno. A seguito di una eventuale proroga, come accadde 8 anni fa, il consiglio procederà alle nuove nomine.
“La Procura in questo momento ha circa 800 procedimenti, tra istruiti e ancora da avviare a causa della carenza del personale. Stiamo interloquendo con il Ministero e attendiamo l’appuntamento con il vice Sisto e stasera riprendono le attività di coordinamento tra i sindaci e gli ordini forensi per stabilire una linea con il nuovo Governo. Speriamo di portare a casa un risultato scontato almeno in termini di proroga considerati i tempi per organizzare gli uffici giudiziari a Chieti, che non sono inferiori a sette anni. Non credo che i nuovi ingressi di oggi siano stati assegnati per concludere presto la propria esperienza”, ha sottolineato Melone