Dal Brasile a Furci alla ricerca delle sue origini, Ingrid: “Un sogno che si è avverato”
Alto e Medio Vastese "Sono sempre stata orgogliosa della storia del mio trisnonno e della cultura italiana"
FURCI. Mettersi alla ricerca delle origini della propria famiglia, viaggiare senza sapere con precisione cosa accadrà, chi si incontrerà e, soprattutto, quali racconti si ascolteranno. Chi intraprende questa avventura lo fa con la speranza di afferrare dei ricordi che potrebbero svanire per sempre, se non si affretta ad afferrarli.
Questa è la storia di Ingrid Spagnol Pereira, un’intraprendente ragazza di 29 anni, avvocato in Brasile, che, spinta dalla sua anima profondamente poetica e da tanta curiosità, ha deciso, un giorno, di scovare le tracce dei suoi antenati.
“Ho sempre avuto il sogno di conoscere la storia della mia famiglia. Ho parlato con i miei parenti e cercato informazioni negli uffici anagrafici brasiliani e, quando ho trovato il passaporto italiano del mio trisnonno Vincenzo Spagnoli, nato a Furci il 25 gennaio del 1876, ho provato una grande gioia”, racconta Ingrid.
E all'affannosa ma vincente ricerca è seguita, dopo poco, la realizzazione del suo grande desiderio, ovvero quello di andare nel piccolo comune del medio vastese, adagiato sul crinale di un colle tra i fiumi Sinello e Treste.
“Ho trascorso un giorno breve ma intenso tra le vie del paese e ho conosciuto i suoi luoghi storici, oltre alla Chiesa dove è stato battezzato il mio trisnonno. Sono sempre stata orgogliosa della storia del mio trisnonno e della cultura italiana, quindi scoprire Furci è stato un sogno che si è avverato, perché mi ha commosso mettere piede nella stessa città in cui è nato ed essere accolto da i residenti, con tanto affetto. Rispetto ai miei antenati ho preso la strada opposta, tornando dal Brasile all'Italia, immaginando come avessero avuto il coraggio di cercare l'ignoto e ricominciare la vita in un altro paese, coraggiosamente, confrontandosi con una lingua, una cultura e un clima diversi. Mi sono commossa, perché sono stata accolta con grande affetto e attenzione dai residenti. Ringrazio il Sindaco della città, Fabio Di Vito, che mi ha gentilmente accompagnato in una passeggiata. Ringrazio Angela Giuliani, per avermi accolto con grande cura e attenzione. Vorrei anche ringraziare Angela Bologna e la sua famiglia per avermi ospitato nella loro casa, dove abbiamo trascorso un pomeriggio molto piacevole e felice. Mi è piaciuto molto conoscere Furci, è una città affascinante, ricca di storia e cultura. È stata una giornata memorabile, piena di riflessioni e apprendimento. Questo giorno sarà sempre conservato nella mia memoria. Grazie a tutti per tutto quello che avete fatto per me”, conclude Ingrid.
Ma anche il racconto di Ingrid ha qualcosa da insegnare. Sì perché ampio si è fatto in questi ultimi anni il dibattito sul “Turismo delle radici”, risorsa economica per nuove giovani imprese. In Italia è un fenomeno in aumento, che coinvolge tra i 60 e gli 80 milioni di persone provenienti da tutto il Mondo, secondo i dati dell’Agenzia nazionale del turismo (Leggi).
"Non è la prima volta - ha detto il sindaco Di Vito - che qualcuno torna a Furci a cercare le proprie origini e il fenomeno non si ferma nemmeno in inverno. Con Ingrid abbiamo fatto una passeggiata per il paese ed in particolare nel borgo antico dove c'e' Via Casa Del Beato Angelo, gia' Via Del Fosso, dove ha abitato il suo trisnonno. È andata via con entusiasmo, felice per essere riuscita a fare questo piccolo salto nel passato della loro famiglia. E noi, allo stesso modo, l'abbiamo salutata con amicizia, orgogliosi di aver contribuito a dare significato al suo viaggio verso le origini".
