Palazzina Ater fatiscente a Punta Penna: "Nomina dei tecnici e poi interventi"
Vasto Il sette marzo previsto un nuovo incontro
VASTO. Sarà necessario nominare dei tecnici per acquisire un preventivo sui lavori da fare e si terrà una riunione il 7 marzo durante la quale si stabiliranno gli interventi da eseguire, con che ordine eseguirli e a quanto ammonta la spesa. E se c'è davvero pericolo imminente di crollo si dovrà fare un'ordinanza di sgombero. Questo l'esito dell'incontro che si è tenuto nel pomeriggio in Comune per discutere del futuro delle case Ater di via Pennaluce 11 a Punta Penna.
Al meeting, richiesto dai residenti e convocato con urgenza dal sindaco Francesco Menna, sono stati invitati a partecipare i rappresentanti dell’Ater, l’azienda regionale che gestisce l’edilizia residenziale pubblica, l’amministratore del condominio "Pennaluce" Mirella Dell'Oso, il consigliere regionale Sabrina Bocchino, l’assessore comunale all’Edilizia residenziale pubblica Paola Cianci, i funzionari dell’Ufficio case popolari del Comune di Vasto Vincenzo Toma e Settimio Marchione, l'avvocato dei condomini Luca Damiano e il consigliere comunale di Monteodorisio e perito Stefano Moretti, al quale si sono inizialmente rivolti i proprietari degli appartamenti e che ha prontamente richiesto l'intervento del 115.
L'incontro è stato fissato all'indomani della verifica effettuata dai vigili del fuoco sull'edificio, comprendente 8 appartamenti di cui 4 al momento abitati e gli altri di proprietà dell'Ater, verifica dalla quale è risultato che la palazzina presenta un generale ammaloramento dei muri esterni, con presenza di numerose lesioni capillari lungo i pilastri, alcuni balconi a sbalzo vistosamente lesionati con ferri di armatura scoperti ed arrugginiti, la soletta di cemento esterna presente alla base dell'edificio sprofondata di alcuni centimetri così come alcune zone della pavimentazione del piano terra, mentre all'interno degli appartamenti e lungo le scale condominiali sono state rilevate zone con presenza di infiltrazioni di acqua.
Un rapporto, quello dei vigili del fuoco, che ha destato una grande preoccupazione nei condomini, già in ansia da tempo per lo stato delle loro abitazioni e che perfino oggi hanno scoperto nuove lesioni sulla facciata esterna dell'edificio.
«È evidente che si tratta di criticità che sono lì da anni e si sono cronicizzate» ha commentato Stefano Moretti, eppure nel 2007 i proprietari degli appartamenti avevano pagato migliaia di euro per la ristrutturazione della palazzina, che però dopo 16 anni appare di nuovo in una situazione preoccupante, che si è ancora più aggravata in seguito al maltempo a cui l'edificio è stato esposto nel corso dell'ultimo mese.
«Tecnicamente, trattandosi di un condominio, le spese ora dovrebbero essere nuovamente divise tra i proprietari - ha detto l'avvocato Damiano -, che però non ne hanno la disponibilità economica, e quindi hanno incaricato un legale anche per capire di chi sia la responsabilità della situazione di urgenza venuta a crearsi e se i lavori sono stati effettuati correttamente nel 2007».
Il sindaco Francesco Menna, dal canto suo, ha dato massima disponibilità e ha detto che si impegnerà a tenere sotto controllo la situazione e a vedere se c'è la possibilità di destinare dei fondi agli interventi necessari, ma anche a reperire gli alloggi per i proprietari in caso si renda necessaria un'ordinanza di sgombero. Grande disponibilità anche da parte del consigliere Sabrina Bocchino, che si è impegnata a portare la questione in Regione e a verificare un'eventuale disponibilità economica da destinare ai lavori.
