Contro il caporalato in agricoltura: 14 immigrati coinvolti a Vasto nel progetto Diagrammi
VASTO. "Rivolto ai migranti con permesso di soggiorno, il progetto è finalizzato a combattere il fenomeno del caporalato. Un'opportunità per questi ragazzi di potersi inserire nel mercato del lavoro e nell'offerta territoriale particolarmente vocata all'agricoltura e al settore vitivinicolo".
A parlare è Florinda Di Giacomo, segretaria della Flai (Federazione Lavoratori dell'agroindustria) CGIL Chieti, in occasione dell'esame per l'ottenimento della certificazione linguistica. Dodici gli immigrati, ospiti dei centri di Vasto, Gissi, Palmoli e Torino di Sangro e lavoratori dell'acquacultura, che hanno svolto ieri mattina le prove pratiche e orali nella sala Aldo Moro, agli ex Palazzi scolastici.
"La realizzazione di interventi di integrazione socio-lavorativa finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello sfruttamento lavorativo" è l'obiettivo perseguito dall'iniziativa Di.Agr.A.M.M.I. centro-sud e che "rappresenta una proposta di dignità, di qualità e di sfida realizzata mediante il protagonismo delle istituzioni, delle parti sociali ed economiche e del terzo settore".
A curare la formazione è la Fondazione Metes di Roma, con Martina Mazzarella, referente della certificazione linguistica, Marzia Papa, Sandra Belli e Massimiliano D'Alessio, referenti del progetto, in collaborazione con il mediatore culturale Hamid Hafti e l'insegnante di italiano Giovanni Minchilli.