Cozza dei Trabocchi: "Miriamo a Dop e Bio per essere più apprezzati e riconosciuti"
Vasto Carlo Pavone: "Garantiremo la qualità di acque, cozze e metodo di lavorazione"
VASTO. La promozione turistica di un territorio avviene anche attraverso le sue eccellenze enogastronomiche ed è in questa direzione che si sta muovendo per portare alla ribalta il brand Costa dei Trabocchi.
Sono tanti i prodotti che sono in rampa di lancio, tra questi la "cozza dei Trabocchi" (Leggi).
"La Dop è un impegno importante anche da parte nostra per garantire la qualità delle acque, delle cozze e del metodo di lavorazione, ma lo sbocco finale sarà essere più apprezzati e più riconosciuti". Così Carlo Pavone, vicepresidente della Organizzazione dei Produttori Acquacoltori della Costa dei Trabocchi e titolare della Silmar, una delle tre ditte insieme all'Acquachiara di Maurizio Di Pietro e alla ditta di Antonio Spinelli che fanno parte della OP.
La cozza dei Trabocchi viaggia verso la Dop, mira cioè a diventare un prodotto d'origine protetta, ma non solo, perché è in vista anche il certificato Bio.
Si tratta di riconoscimenti che potrebbero fare la differenza per gli allevatori di questo pregiato mollusco, attentissimi alla qualità del loro prodotto, controllato anche dalla Asl di competenza che periodicamente trascorre delle giornate in mare per effettuare prelievi sia dei molluschi che dell'acqua.
Al microfono di Vastoweb Carlo Pavone ha parlato del futuro della cozza della Costa dei Trabocchi.